Duecento anni fa, il 1° maggio 1810, sant’Eugenio mandava una lettera alla mamma con tre immagini dei Cuori di Gesù e di Maria: «… Ne ho messe tre nella carta velina: una per voi, una per nonna, una per Eugenia. Le tirerete fuori l’una dopo l’altra e, se volete, le metterete nei vostri libri di devozione, ricordando che, onorando il Sacro Cuore di Gesù, andiamo ad attingere l’amor di Dio alla fonte e, rendendo omaggio al cuore di Maria, è come ricordarle tutta la tenerezza che ci ha dimostrato sul Calvario quando il suo divin Figliolo ci ha consegnati a lei per essere suoi figli…».
La Chiesa, ogni anno, continua a inviarci una lettera con questo duplice dono, il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria. È arrivata puntuale anche quest’anno! Amare il Cuore di Gesù con il Cuore di Maria...
Un grazie particolare a Habel Nsolo, Oblato del Congo, che con la poderosa tesi dottorale difesa in questi giorni al Marianum (“Alle origini della spiritualità mariana de Missionari Oblati di Maria Immacolata ”) ci ha aiutato a riscoprire la bellezza della nostra vocazione. È una risposta alla richiesta che Giovanni Paolo II aveva rivolto agli Oblati nel 1986: “Vi invito a considerare di nuovo il posto della Vergine Immacolata nella vostra vita personale, nelle nostre comunità e nel nostro lavoro missionario”.
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