venerdì 1 agosto 2025

Un percorso espositivo per i 200 anni

 

A febbraio 2026 gli Oblati celebrano i 200 anni dell’approvazione della Regola. Per l’occasione abbiamo pensato di allestire una mostra nella nostra casa generalizia. L’inaugurazione, di fatto, è avvenuta con la visita dei 600 giovani giunti a Roma per il giubileo dei giovani. Il 22 luglio, a piccoli gruppi linguistici, tutti e 600 hanno visitato la mostra con grandissimo interesse.

Il progetto l’avevo scritto da tempo in poche righe, ma la realizzazione è stata di Roberto Villa e della sua equipe e ha richiesto molte energie.

Prima tappa: Corridoio d’ingresso: La missione oggi. Dove sono oggi gli Oblati? cosa fanno? da cosa sono motivati? Domina una grande mappa del mondo con la nostra presenza e tanti pannelli con la nostra gente. Le parole chiave, in tante lingue, sono quelle che ci caratterizzano da sempre: Osare grande come il mondo; Audaci per il Vangelo; “La carità abbraccia tutto. E per nuovi bisogni sa inventare nuove strategie”; Vicini alla gente…

Seconda tappa: il lungo corridoio centrale. Anno dopo anno, continente dopo continente, le foto storiche e quelle di oggi, illustrano la storia della nostra missione nel mondo. Tanti volti, tanti luoghi… è una carrellata impressionante di vita. E ancora tante parole e frasi care alla nostra tradizione, tra cui: «Fanno di tutto per suscitare o risvegliare la fede in coloro a cui sono inviati e far loro scoprire “chi è Cristo”»; «rendere gli uomini prima ragionevoli, poi cristiani e infine aiutarli a diventare santi»; specialisti delle missioni difficili...

Terza tappa: Sala conferenze. Il cuore della vocazione oblata: il crocifisso di sant’Eugenio e l’Immacolata (ho dovuto cedere il dipinto straordinariamente bello della “Figlia Immacolata del Padre” che avevo nel mio ufficio…); il quadro del Fondatore e del primo compagno. Soprattutto il ricordo dell’evento dell’approvazione della Regola, 200 anni fa, con riproduzione della Regola di allora e del decreto di approvazione di Leone XII. In questa sala, su un grande schermo, scorre un video che riassume la missione oblata in tutte le sue sfaccettature.

Quarta tappa: l’atrio della cappella. Qui il frutto del carisma: i nostri beati e santi, con l’invito di Eugenio: “In nome di Dio, siamo santi!”.

Ultima tappa: si entra nella cappella dove sono conservati i nostri tesori: il cuore di sant’Eugenio, famosa la statua dell’Immacolata, l’altare dei primi voti…

Buona visita!



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