“Libro aperto”. La montagna che fa da spartiacque tra il
versante toscano e quello emiliano dell’Appennino, vista dalla valle del Lima,
grazie alle sue due cime sembra proprio un libro aperto e da questa immagine
prende nome.
Prima di arrivare al sentiero che porta in cima, un lungo
cammino percorre verdissime abetaie e faggete dove il sole penetra a
fatica. Poi, lasciando alberi da alto fusto, su fino a 2000 metri, tra prati e
rocce. In alto il “Libro aperto” ti fa leggere tutte le montagne d’intorno, con
una visione panoramica a 360 gradi, fino alle Alpi Apuane. Un incanto.
Oggi vi sono salito dopo quarant’anni dalla prima e unica
volta. Ero con i miei genitori al campeggio di Curigliano. In quei giorni si teneva
la Mariapoli all’Abetone. Sapendo che era in programma una gita a Libro aperto
mi arruolai alla comitiva. Nessuno mi conosceva. Dato il mio anonimato e forse
il mio stile libero pensarono fossi un “lontano”, un agnostico, un osso duro
insomma… Allora al rientro mi affiancarono Maria, una focolarina altrettanto
tosta. Fu una discesa in piacevole conversazione, fin quando ci riconoscemmo a
vicenda.
Nei giorni seguenti mandavano me accanto ai “lontani”! Ne
ricordo uno in particolare, poi diventato “vicinissimo”.
LIBRO APERTO! Pure per me mèta di indimenticabili vacanze familiari al soggiorno per ufficiali a Pianosinatico !! Pure il nostro albergo lì si chiamava Libro Aperto... In 5 noi te ragazzine papà e la mamma.. Eravamo nel genere dell'allora manuale delle giovani marmotte. Le gite all'Abetone erano una meraviglia e cominciai a 7 anni ad appassionarmi all'escursionismo
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