Oggi pomeriggio ostensione alla città del Sacro Cingolo di
Maria. Il vescovo, assieme al Commissario prefettizio della città, al presidente della Provincia, è salito sul
pulpito esterno del duomo scolpito da Donatello e ha mostrato la reliquia.
Tutto attorno la tradizionale coreografia di chiarine, tamburi, costumi
medievali… È davvero una cintura che lega tutta la città.
Il Sacro Cingolo è proprietà della città e del capitolo della cattedrale. È custodito nell’altare della cappella e per averne l’accesso occorrono le tre chiavi, due del comune una del vescovo. Al termine dell’astensione vengono restituite le chiavi e letto l’atto notarile, un rituale di antica tradizione.
L’ostensione avviene cinque volte all’anno, mio padre non se ne perdeva mai nessuna.
In mattinata ho celebrato la messa in cattedrale e al termine ho letto la Supplica per la pace a Maria Assunta, scritta l’anno scorso dal card. Pizzaballa e purtroppo ancora attualissima:
Gloriosa Madre di Dio,
innalzata al di sopra dei cori degli angeli, prega per noi con san Michele
arcangelo e con tutte le potenze angeliche dei cieli e con tutti i santi,
presso il tuo santissimo
diletto Figlio, Signore e maestro.
Ottieni per la Terra Santa, per tutti i suoi figli e per l'umanità intera il
dono della riconciliazione e della pace.
Che si compia la tua profezia:
i superbi siano dispersi nei pensieri del loro cuore;
i potenti siano rovesciati dai troni, e finalmente innalzati
gli umili;
siano ricolmati di beni gli affamati, i pacifici siano
riconosciuti come figli di Dio e i miti possano ricevere in dono la terra.
Ce lo conceda Gesù Cristo, tuo Figlio, che oggi ti ha esaltata al di sopra dei
cori degli angeli, ti ha incoronata con il diadema del regno, e ti ha posta sul
trono dell'eterno splendore A lui sia onore e gloria per i secoli eterni. Amen.
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