Ho ricevuto un messaggio Whatsapp: «Il mio professore di
Teologia Fondamentale ha citato la frase di Dostoevskij "La bellezza
salverà il mondo" asserendo che i giovani oggi non sono sensibili a questo
e che occorre trovare altri approcci per avvicinarli alla fede, alla
spiritualità, a ideali grandi. Tu cosa pensi? Qual è la tua esperienza con i
giovani? Avresti qualche suggerimento da darmi?».
Innanzitutto ne L’idiota la frase del principe Miškin “La bellezza salverà il mondo” viene riferita come ipotetica, mentre subito dopo viene formulata la domanda fondamentale: “Quale bellezza salverà il mondo?”. Dostoevskij non afferma che la bellezza salverà il mondo, ma si domanda quale bellezza salverà il mondo. Ed è a questa domanda che occorre rispondere, senza prendere per scontata l’affermazione che “La bellezza salverà il mondo”.
Qui sull’appennino toscano sono immerso nella bellezza, ma è
questa la bellezza che salverà il mondo? Come a Roma sono immerso nella
bellezza dell’arte, ma è quella la bellezza che salverà il mondo?
Dostoevskij presenta come modello di bellezza il principe Miškin, l’idiota (!), nel quale vede rispecchiato Gesù, bellezza assoluta, incompresa, vilipesa, che sulla croce si fa bruttezza estrema… Quale bellezza salverà il mondo? Per Dostoevskij è indubbiamente Gesù.
Allora la bellezza dell’arte, della natura, quella a cui si fa riferimento quanto si ripete che la bellezza salverà il mondo? Sì, ogni forma di bellezza è riflesso della bellezza di Dio - Dio è bellezza - che rifulge sul volto di Cristo, perché tutto è stato creato in lui e per lui. Lasciarsi modellare dalla bellezza è lasciarsi modellare da Dio. Ma occorre formarsi alla bellezza. Il bello parla di per sé, ma spesso siamo sordi e ciechi. Dovremmo tutti mettersi a scuola della bellezza: a leggere il bello occorre formarsi. Speriamo di avere la fortuna di trovare qualcuno che ci sappia iniziare alla bellezza, perché la bellezza rende belli!
La mia esperienza con i giovani? È quella di quando li porto
in giro per Roma e faccio parlare bellezza e santità, due realtà che si
specchiano a vicenda. Occorre saper interrogare la bellezza e permetterle di
parlare. Penso che occorra narrare la bellezza.
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