domenica 11 maggio 2025

Un libro su padre Armando Messuri

“Santi non si nasce, si diventa”. Chissà chi per primo ha detto questa frase diventata famosa? Che sia vera lo dimostra, ancora una volta, la storia di Armando Messuri. Una persona che all’inizio appare un po’ scialba. Accanto alla sorella più grande, una vera santa, morta a 19 anni il giorno dell’Assunta, come aveva chiesto alla Madonna, Armando appare troppo “normale” per far pensare che sarebbe diventato santo. Le valutazioni dei suoi formatori sono inequivocabili al riguardo. Lo descrivono “normale”, con niente di straordinario, timido, poco appariscente, con difficoltà di apprendimento, sempre col mal di testa, anemico… Non diversamente lo ricordano i compagni. Una volta divenuto prete anche solo preparare un’omelia si rivela un’impresa difficile.

Come mai a un certo momento scatta qualcosa che trasforma questo uomo un po’ insignificante in una persona tutta d’un pezzo, decisa, piena di iniziativa? Lui che appariva un po’ ombratile diventa solare, con tanta gioia da venderne agli altri e infondere pace anche in tempo di guerra! Sa amare e sa farsi amare.

Scorrendo la sua vita si avverte una accelerazione progressiva e costante. Appena divenuto sacerdote, dopo le prime esperienze a Santa Maria a Vico, nel Casertano, si vede catapultato nel nord Italia, lui uomo del Sud, in un paesetto del Veneto, Oné di Fonte. Gli fa bene stare con i giovani, in maniera semplice, amichevole. Lentamente gli passano i complessi, le malattie più o meno immaginarie, e si dona con attività straordinaria. Assieme ai giovani concentra la sua attenzione e le sue premure sulle famiglie in difficoltà (e quale famiglia non ha difficoltà…).

Dal nord al centro Italia, a Marino, sui Castelli Romani. Assieme alla pastorale con i giovani, gli viene affidata quella con le suore di diversi conventi, verso le quali mostra una profonda capacità di accompagnamento spirituale, una vicinanza che diventerà tangibile quando dovrà estrarre molte di loro dalle macerie dei bombardamenti. Infine l’aiuto alla gente, la vicinanza a tutta la cittadina di Marino, in quel terribile periodo di guerra fatto di distruzioni, paure, fame, odio... Senza mai riposo, né giorno né notte, senza risparmiarsi, incurante dei pericoli.

Cos’è che l’ha fatto diventare un santo? I bisogni della gente, il loro grido di aiuto, le sofferenze che vedeva attorno a sé. Ha dimenticato sé stesso, la sua pochezza, la sua timidezza e si è messo in donazione verso gli altri, a totale servizio di tutti. Ha risposto con generosità ai bisogni delle persone. È la gente che lo ha fatto diventare santo, facendo di lui un pastore compassionevole, fino a dare la vita per il suo gregge.

Forse la Chiesa non lo proclamerà mai santo, ma non importa: sappiamo che i santi sono molto più numerosi di quelli dichiarati tali. Padre Armando è un santo comunque. Lo è diventato lentamente e sempre più decisamente. L’ha detto anche san Pio da Pietralcina! Si racconta che quando i resti mortali di p. Armando dovevano essere trasportati dal cimitero di Camigliano – dove era nato e dove era stato sepolto – alla cappella del Centro Giovanile degli Oblati a Marino, il medico legale aveva negato l’autorizzazione. Il medico era però figlio spirituale di padre Pio e proprio padre Pio, morto poco tempo prima, gli apparve in sogno e gli impose di dare l’autorizzazione perché, così gli avrebbe detto, “p. Messuri è un santo”.

Questo nuovo libro - Una straordinaria persona "ordinaria". Il "martirio" di p. Armando Messuri, Marino 2025, 82 p. - ripercorre brevemente la sua storia, per scoprire il segreto della sua trasformazione e imparare, forse, qual è il cammino per diventare santi.

2 commenti:

  1. Suor Gemma M. Joseph15 maggio 2025 alle ore 10:19

    È bello incontrare queste luci che illuminano il cammino quotidiano!

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  2. Suor Gemma M. Joseph15 maggio 2025 alle ore 10:25

    È bello incontrare queste luci di santità "normale" sul nostro cammino!

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