domenica 11 maggio 2025

Ci aspetta in Galilea. Il cammino esigente della vita consacrata oggi

Da un mese è in libreria il libro: Ci aspetta in Galilea. Il cammino esigente della vita consacrata oggi, Editrice Rogate, 176 p.

Iniziamo con uno sguardo sull’oggi della vita consacrata, soffermandoci sull’Occidente, anche se le proposte che ne scaturiscono potranno forse ispirare altri Paesi (1). Cerchiamo quindi di interpretare il difficile cammino attuale con una delle categorie tipiche della teologia spirituale, quella della “notte” (2). È “una” possibile lettura, limitata, forse non del tutto condivisibile, in ogni caso potrà suscitare interrogativi e il desiderio di approfondimenti.

Poiché alcuni imputano al Concilio Vaticano II l’attuale “crisi” della vita consacrata, mentre altri ne hanno praticamente dimenticato gli insegnamenti, guarderemo a quell’evento ecclesiale per cogliere alcune delle sue grandi proposte, fondamentali oggi più che mai (3). Il Magistero ordinario della Chiesa da allora ha continuato a seguire la vita consacrata con attenzione e cura (4).

A partire dall’analisi e dall’insegnamento del Magistero, ci chiediamo quali possono essere le piste per un cammino attuale della vita consacrata. Consapevoli della necessità di una conversione permanente, occorrerà innanzitutto “ripartire” da dove è partita ogni esperienza di vita consacrata, dalla Galilea, ossia dalla sequela sempre nuova di Cristo (5). Seguendo Cristo veniamo orientati da lui là da dove egli proviene e dove egli è diretto: il Padre. Di qui, accanto alla componente cristologica della sequela, appare quella teologale della consacrazione (6).

Per tutto ricapitolare e consegnare al Padre, verso il quale è proteso, Cristo va incontro alle folle, percorrendo città e villaggi nell’annuncio del Regno e “facendo del bene a tutti”. Così, ogni famiglia di consacrati, nel suo cammino di sequela, è chiamata ad avere sempre più chiara la sua missione, che la porta alla vicinanza e alla condivisione con le folle, nell’inserimento nel tessuto sociale, espressione della “Chiesa in uscita” (7). Tale percorso ha modalità proprie ad ogni Istituto in quanto informato da un carisma verso cui si richiede coerenza, capacità e fedeltà di rilettura e attualizzazione sempre nuova e costante (8). Infine l’attenzione ci porta sui protagonisti di tale progetto di vita: la singola persona e l’intera comunità (9).

Il libro si presenta come una proposta positiva e nello stesso tempo esigente, come lo è la chiamata a seguire Gesù. Propongo soltanto “alcune” piste per un percorso di vita consacrata oggi. Se ne possono pensare tante altre. Mi auguro che il lettore, leggendo queste pagine, sia portato a una riflessione personale che gli suggerisca altre modalità per progredire nel cammino.

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