Appena tornato dall’Africa, un bagno di bambini per il giubileo a san Paolo fuori le mura. Ma senza dimenticare i bambini dell’Africa!
Qui sul blog ho già pubblicato diverse loro foto, ma ce n’è una
in particolare che mi parla. L’ho scattata quando ho visto arrivare da lontano
un bambino che, incurante dei due candelotti che scendevano dal naso, correva
a rotta di collo giù per la strada, pur con in piedi le
ciabattine. Davanti a sé aveva lo pneumatico di una moto che guidava con un
bastoncino. In fondo alla discesa altri ragazzini facevano il tifo e lo
aspettavano. È una scena che si ripete da quando è stata inventata la ruota,
anche se da noi non si vede più perché i nostri bambini non corrono, stanno
incollati al telefonino.
Ho visto altri ragazzini trascinare una scatoletta di
sardine vuota, legata a un filo, come facevo io con le lattine della magnesia
San Pellegrino immaginando un camioncino col rimorchio, perché erano due, la lattina e il coperchio. Ho visto altri bambini che fanno scorrere davanti a
sé un fuscello con infilata una bottiglia di plastica lasciando briglia libera
alla fantasia…
Basta così poco per essere contenti…
Che bella scena, quanto sarebbe bello rivederla anche nei nostri cortili, vicino ai nostri tanti parchi . Mi piace la espressione di questo bimbo, concentrato e al tempo stesso… libero.
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