Il 19 settembre 1966 l’arcivescovo Emmanuel ‘Mabathoana moriva in aereo, per un attacco cardiaco, mentre stava raggiungendo la Conferenza dei vescovi del Sud Africa a Pretoria. Discendente del famoso Moshesh, l’uomo leader del Basutoland, oggi Lesotho, che accolse Padre Gerard e gli Oblati e aprì il Paese al cristianesimo, Emmanule ‘Mabathoana è il primo Oblato Mosotho e il primo vescovo autoctono del Lesotho. Le 1° settembre 1964, nel momento di massima tensione per il dibattito sull’indipendenza del Paese, inviò una lettera ai sacerdoti, ai fratelli e alle suore chiedendo di rimanere al di sopra delle parti:
Possiamo dire che,
nonostante la nostra condanna di atteggiamenti e modi sbagliati di agire,
amiamo veramente ognuno dei politici, cercando di indurli ad amare il prossimo
come Dio l’ama? Noi
siamo apprezzati, siamo voluti, diventiamo parte essenziale della struttura
sociale quando diventiamo simili a Cristo, servitori della comunità, affinché possano capire quanto Dio li ama. Se
sapessero quanto sono amati da Dio, potrebbero diventare uno come il Padre e il
Figlio sono uno. Lasciamo ai politici il loro lavoro necessario, restando fuori
da ogni fedeltà politica, insegnando a tutti a lavorare, non PER il proprio
Partito, ma CON il Partito, per la comunità, la sua pace, il suo sostegno e la
sua serenità. Per essere efficaci, però, dobbiamo rimanere in contatto con
tutti… Chiunque viene in contattato con noi, dovrebbe partire con un rinnovato
senso della sua missione e un nuovo amore per i poveri e per coloro che non
conoscono. Agiamo in modo che
ogni Mosotho, a prescindere dalla sua fede, possa dire di ciascuno di noi: “Sono
padri, sorelle, fratelli, non solo di nome, ma di fatto, perché amano veramente
il nostro Paese”.
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