È la casa
madre degli Oblati italiani, qui da più di 100 anni. Santa Maria a Vico compie
la parabola di molte analoghe istituzioni: per tanti anni è stata la fucina dove
si sono formate generazioni di giovani missionari, ora raccoglie i vecchi
missionari ammalati e inabili.
Venirli
a trovare è sempre un’esperienza straordinaria. Li ho conosciuti quando erano sulla
breccia, attivi, pieni di energie e di iniziative. Ora li ritrovo deboli, un po’
perduti, in declino.
Questa
carne fragile e umiliata canta la grandezza e la bellezza di Dio, questo nulla
della polvere mostra il Suo Tutto, questo dolore la pienezza del Suo gaudio, questo
lento morire apre all’eternità della Sua Vita.
Il
sole inonda l’antico convento e il santuario dell’Assunta, incastonati tra
aspre montagne, figura della luce che illumina chi si sta spegnendo.
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