Tutti ci riconosciamo – o vorremmo riconoscerci – in quel
bambino che Maria e Giuseppe offrono a Dio nel tempio. Non siamo presentati anche
a noi a Dio, donati totalmente a lui, col desiderio di vivere sempre con lui? Dietro
di noi, accanto a noi, è presente Maria. È lei che ogni giorno continua a
presentarci a Dio: è sempre vicina, silenziosa e accompagna la nostra
offerta.
Possiamo guardare alla Presentazione di Gesù al tempio
anche da un’altra prospettiva, da quella di Simeone e Anna che vanno incontro a
Gesù che viene. Tutti ci riconosciamo – o vorremmo riconoscerci – in quei due
anziani.
Simeone “aspettava la consolazione di Israele”; Anna
“non si allontanava mai dal tempio”. Erano ambedue in attesa, fiduciosi:
avrebbero incontrato il Signore, ne erano certi. Forse si saranno domandati: Ma
quando viene? Sapremo riconoscerlo? Eppure lo aspettano, anche con il passare
degli anni, vigili, lasciando che sia lo Spirito Santo ad animarli e muoverli. Simeone
e Anna sono rimasti sempre in attesa, pronti all’incontro.
Anche noi incontro a Gesù come Simeone e Anna, alla sua
ricerca, come la sposa del Cantico dei Cantici, come Andrea e l’altro discepolo
all’inizio del Vangelo di Giovanni…
Gesù continua a venire anche oggi. Sapremo
riconoscerlo? Gli correremo incontro? Lo prenderemo nelle nostre braccia?
Non possiamo stare fermi, rassegnati. La festa di oggi
ci mette in movimento, alla ricerca di Gesù che appare sempre con volto nuovo…
Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, che ci aiuti a
scoprire Gesù là dove si nasconde e ci spinga ad andargli incontro e
accoglierlo. E aiutiamoci tra di noi ad essere vigilanti. Comunichiamoci le
esperienze, condividiamo le difficoltà, teniamoci svegli. È anche così che si
compie il cammino sinodale, il nostro andare incontro al Signore che viene.
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