martedì 31 dicembre 2019

Un foglio bianco per l’anno nuovo


L'icona della Madre di Dio nella mia stanza
«Io sono un foglio bianco, dove lo scrittore può scrivere ciò che vuole. Faccia di me ciò che vuole il Signore dell’universo».
Così fa dire Origine a Maria, in uno dei testi più belli che ho citato mille volte nei miei scritti e che non mi stanco mai di rileggere.
I paradossi, le antitesi di Maria: vergine e madre, umile ed esaltata, serva e regina.
Si presenta davanti a noi, all’inizio dell’anno, come la Madre di Dio, il titolo che più d’ogni altro dice la sua grandezza e l’ha resa altissima.
Questa sua eccelsa dignità non l’allontana da noi, anzi, ce la rende vicinissima, della stessa vicinanza di Dio, più intimo a noi di noi stessi. Se Dio è ovunque, con la sua potenza e la sua grazia, lì c’è anche Maria, la Madre sua.
Madre di Dio è Madre di misericordia, tutta piegata verso di noi, capace di giungere dove giunge la misericordia di Dio che in Gesù è penetrata nel più profondo della nostra miseria: Madre di Dio e madre nostra, rifugio dei peccatori.
Il suo segreto di tanta pienezza d’essere sta nel suo non essere: un foglio bianco. E perché tale Dio ha potuto scrivere le sue meraviglie.

È l’augurio per il nuovo anno: un foglio bianco, la disponibilità piena, la fiducia senza limiti in Dio, pronti ad accogliere tutto quello che egli ci manderà, gioie e dolori, sicuri che tutto è dono, tutto viene dalla sua bontà, tutto è per il nostro bene.
Se così, non potrà che essere un anno meraviglioso, pieno di sorprese e di opere buone.


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