venerdì 13 dicembre 2019

Da bocca a bocca passa la Parola


Sono tornato nel seminario dove ho vissuto gli anni meravigliosi della mia adolescenza.
Ho ritrovato i luoghi cari, e soprattutto il nuovo vescovo e gli antichi preti che mi avevano invitato a dare loro il ritiro. Il tema era: “Generare la Chiesa con la Parola”.
Ho terminato, come al solito, richiamando il simbolismo del bacio, forse il più adatto a esprimere il rapporto con la Parola di Dio.
I mistici hanno infatti sperimentato il rapporto vitale con la Parola con una tale intensità da non trovare riferimento più adatto che quello dell’amore e dell’unione sponsali.

Il Cantico dei Cantici è il libro che più ha offerto le parole e le immagini per esprimere il rapporto d’amore e vita con la Parola di Dio.
È soprattutto all’inizio del libro che si enuncia l’esperienza di intimità conoscitiva e vitale con la Parola di Dio, quando la sposa dice: «Mi baci con i baci della sua bocca!».
Alla luce di questo passo si è pensato che le parole che escono dalla bocca di Gesù siano come un bacio sulle nostre labbra. Allora ecco il desiderio di avvicinare la nostra bocca alla sua. La parola è considerata come un "soffio" che si riceve non tanto con le orecchie, ma aspirandolo con la bocca. Da bocca a bocca passa la Parola e il cuore s’infiamma di fuoco: è l’amore.


«La fonte è la bocca dello Sposo – scrive Gregorio di Nissa –, da cui zampillano le parole di vita eterna che riempiono la bocca di chi le sorseggia... Poiché dunque bisogna accostare la bocca alla bocca, se si vuole trarre un sorso dalla fonte, e la fonte è il Signore, che disse: “Se uno ha sete, venga a me e beva”, per questo motivo l’anima assetata vuole accostare la sua bocca a quella bocca che è la fonte della vita e dice: “Mi baci con i baci della sua bocca”. E colui che zampilla a tutti la vita e vuole che tutti si salvino, vuole che nessuno di quelli che si salvano resti privo di un tale bacio, perché quel bacio è purificatore di ogni macchia».
Dio ci bacia ogni giorno, rivolgendoci la sua Parola. Possiamo lasciarci baciare e baciarlo ogni giorno, accogliendo e vivendo la sua Parola. È questa costante relazione intima che ci permette di “generare” la Chiesa.

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