sabato 26 gennaio 2019

La lettera e lo Spirito



… ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato…
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito… aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me… Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato (Lc 1,1-4; 4,14-21).

Il Vangelo della domenica riporta l’inizio del Vangelo di Luca, nel quale l’evangelista spiega la sua passione per la ricerca e per la storia: vuol conoscere e far conoscere gli eventi così come sono accaduti; Gesù non è un mito, ma una concreta persona, realmente vissuta.
Lo studio è una componente importante per la conoscenza della Sacra Scrittura. Nel corso degli anni, nella mia lectio continua della Bibbia, mi sono servito di tantissimi commenti. Adesso sto leggendo il libro dei Numeri, facendomi accompagnare da Dennis T. Olson. Precedentemente ho letto la Genesi, con l’aiuto di due volumi di Ravasi, prima ancora le lettere a Timoteo a commento di Giovanni De Virgilio.
Mi piace conoscere i luoghi, servendomi delle carte geografiche della Bibbia, gli eventi storici, il significato delle parole nella lingua originale… Quella della Sacra Scrittura non è una sapienza, una morale o una filosofia astratta, è una storia di uomini e di popoli, di concreti interventi di Dio.

Il Vangelo della domenica, dopo l’inizio del Vangelo di Luca, riporta anche l’inizio del ministero di Gesù. La sua lettura del profeta Isaia nella sinagoga di Nazareth si conclude con l’affermazione: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".
Non basta studiare la Scrittura, occorre che essa si compia nella nostra vita, altrimenti rimane erudizione.
Il passaggio dalla lettura-studio al vissuto-compimento avviene per opera dello Spirito Santo, quello Spirito che Gesù afferma essere sopra di lui: "Lo Spirito del Signore è sopra di me". E' lui che porta a compimento quanto Gesù ha appena letto.
 Luca ricorda che tutta la vita di Gesù è animata dallo Spirito: è concepito per opera dello Spirito Santo, lo Spirito scende su di lui dopo il battesimo, lo guida nel deserto, lo porta a Nazareth… e poi lo accompagna per tutta la vita fino a quando, come dice il Vangelo di Giovanni, egli rese lo Spirito e quindi morì, per poi riceverlo di nuovo e risorgere.
Anche per noi occorre lo Spirito per capire le parole del Signore, secondo la sua promessa: “Vi manderò lo Spirito Santo e vi ricorderà tutte le mie parole”, e per viverle.

Mi piace l’esempio di Origene, all’inizio del III secolo. Fu il più grande erudito: compose le Esapla, un’edizione dell’Antico Testamento dove, su sei colonne parallele, scrisse il testo ebraico, la trascrizione in caratteri greci, le versioni greche di Aquila, di Simmaco, dei Settanta, di Teodozione. Voleva conoscere a fondo il testo originario in tutte le sue sfumature.
Nello stesso tempo è il più grande commentatore allegorico e spirituale, colui che, perché legato al testo, può permettersi le interpretazioni più lontane dalla lettera del testo.
La lettera e lo Spirito, inscindibili per entrare nella Parola di Dio. La passione per il testo e il contesto, insieme alla docilità allo Spirito e alla libertà dello Spirito.


Nessun commento:

Posta un commento