A Houston sono ospite della famiglia Meneilly, ceno con la famiglia Rowleys, mi incontro dalla famiglia Clifford con i membri del Movimento, sto in focolare... Assieme agli Oblati, l’Opera di Maria continua a essere la mia casa. Le ore passano in colloqui semplici e profondi, la comunione si fa intensa, la gioia ci avvolge… Posso anche conoscere meglio la realtà americana, dal di dentro, attraverso la vita delle famiglie. Attorno tutto parla già del Natale. Case e alberi traboccano di luci colorate, di simboli natalizi. Le strade del quartiere dove si trova il focolare, in settimana, a sera, saranno chiuse per permettere alla gente della città di andare ad ammirare gli addobbi di Natale e di ascoltare i canti. Peccato che tra tante decorazioni scintillanti e fantasiose manchi proprio il presepe. Nelle scuole pubbliche non si può più dire “Buon Natale”, ma soltanto “Buone feste” (di chi?). Per fortuna davanti al focolare sono già arrivati i Magi ad adorare il Bambino Gesù… Ma il Gesù Bambino più bello, è quello che abbiamo fatto rivivere tra di noi!
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