domenica 19 dicembre 2010

La Madonna della neve

“Non mi basta l’angelo custode”, si ripeteva Paul mentre pilotava il suo aereo da combattimento durante la prima guerra mondiale. “Non mi basta l’angelo custode”, si ripeteva Paul, ora diventato missionario Oblati di Maria Immacolata, mentre voleva oltre il circolo polare artico per portare medicine e cibo nelle missioni presso gli eschimesi. Così, assieme all’angelo custode, cominciò a invocare la Madonna della neve, ricordando che la prima chiesa dedicata a Maria, fu Santa Maria Maggiore, a Roma, la Madonna della neve, da quella famosa nevicata nel 4 agosto 352 sull’Esquilino. Lo chiamavano “Il prete volante” e così battezzarono il suo aereo.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, p. Paul Schulte, essendo originario della Germania, fu dichiarato persona non gradita dal governo canadese. Venne negli Stati Uniti, qui a Belleville, dove fu confinato nel seminario degli Oblati. Aveva portato con sé un piccolo dipinto che aveva fatto fare in Canada: in alto la sua Madonna nella neve, attorniata dai raggi dell’aurora boreale, in basso lui stesso che, con il suo aereo, porta la comunione in un villaggio esquimese. Non potendo più svolgere il lavoro missionario, stando in seminario p. Paul cominciò a scrivere lettere e lettere chiedendo aiuti per le missioni e assicurando la sua preghiera alla Madonna della neve. Presto alla porta del seminario cominciò ad arrivare tanta gente che voleva ringrazia la Madonna della neve per le grazie ricevute. "Dov’è il santuario?", domandavano. Il santuario non c’era, ma c’era, in cappella, il piccolo dipinto. Arrivò il momento di costruire una cappella accanto al seminario e poi… un santuario vero e proprio. Un santuario originale, all’aperto! Poi un edificio, un altro, un altro, a mano a mano che aumentavano le necessità. Oggi è il più grande suntuario al mondo all’aperto! (Tutto negli Stati Uniti deve essere più grande…).
Oggi c’è la casa di accoglienza per i pellegrini, con un ristorante per 1000 persone, e numerose sale di incontri; un albergo; una bellissima moderna chiesa; un grande anfiteatro con due cappelle; una casa per anziani e ammalati con qualche centinaio di posti; la grotta di Lourdes: la ricostruzione del luogo dell’apparizione della Madonna di Guadalupe. Un milione di pellegrini l’anno; innumerevoli attività. In questo momento, tra metà di novembre e metà gennaio, ogni sera si alternano cori provenienti da varie parte per i canti di Natale; a sera il parco si trasforma in un grande scenario di luci che fanno rivivere il Natale (lo si percorre in macchina, naturalmente!). Vedi http://www.snows.org/

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