mercoledì 29 dicembre 2010

Guidami, Luce gentile

L’amico Piero Taiti ha mandato un biglietto d’auguri originale: Quando veniva chiesto a Kant se si viveva già l’età dell’illuminismo, un’età veramente illuminata, egli rispondeva: «No, bensì un’età in via di illuminazione». L’invito rivolto alla nostra specie sarebbe quello di ricominciare tutti i giorni questa impresa, ben sapendo che non vedrà mai la fine. (Tzevan Todorov, Lo spirito dell’illuminismo, 2007).
Gli ho risposto: A proposito di luce, non posso non ricordare la famosissima preghiera che un grande “Illuminista” (o “illuminato”) scrisse nel 1833 quando, ancora avvolto dalle “tenebre”, stava navigando dall’Italia verso l’Inghilterra:





Guidami, Luce gentile, in mezzo alle tenebre
guidami Tu.
Buia è la notte e la mia casa è lontana:
guidami Tu.
Dirigi tu il mio cammino; di vedere lontano
non te lo chiedo - un solo passo sicuro mi basta.
In passato non pensavo così, né ti pregavo:
guidami Tu.
Amavo scegliere da solo la via; ma ora
guidami Tu.
Amavo la luce del giorno e senza timore
cedevo all'orgoglio - non ricordare, ti prego, il passato.
A lungo tu mi sei stato vicino;
posso dunque ripetere:
guidami Tu.
Fra acquitrini e paludi, fra crepacci e torrenti
finché la notte è trascorsa.
All'alba, quei volti di angeli torneranno a sorridere,
da me amati un tempo e poi purtroppo perduti.


John Henry card. Newman

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