lunedì 19 maggio 2025

Ridotte a niente, sostengono il mondo

Eccomi di nuovo nella casa delle anziane, a parlare ancora con ognuna di loro. Quanta vita, quante storie, quanto vissuto… Ogni volta è la scoperta di un mondo nuovo. Si apre davanti l’ultima tappa della vita, spesso la più difficile.

Una di loro mi ricorda che un paio di anni fa le avevo parlato della vecchiaia come di un tempo di contemplazione e di preghiera: “Mi è stato tanto utile… ma adesso è un altro tempo…”. Non sa che tempo è quello che sta vivendo, ma a mano a mano che me lo racconta ravviso l’ultima tappa della vita di Gesù, quando sulla croce diventa altare, sacerdote, offerta. Insieme ci mettiamo davanti agli ultimi momenti di Gesù, quando si vede abbandonato da tutti, ogni membro del suo corpo è dolorante, la mente si perde, le parole gli mancano, avverte solo la sete, la preghiera gli si fa difficile… Eccolo, Gesù; non poteva scendere più in basso, eppure è il suo momento più alto: niente parole di sapienza, niente miracoli… è il tempo dell’offerta silenziosa, dolorosa, il tempo dell’opera più grande, della redenzione del mondo.

Com’è grande Gesù in questa sua piccolezza, ridotto a nulla. Come sono belle queste donne rifinite, ridotte a niente, spesso immobilizzate: sostengono il mondo…

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