Quando
iniziarono a costruire le loro basiliche, i cristiani si ispirarono agli
edifici pubblici dell’impero romano, destinati a sede dei tribunali e a luogo
di ritrovo e di affari, ma ne cambiarono l’orientamento, indirizzandole verso
oriente e misero la porta a occidente, in modo che entrando avessero subito davanti
a loro il Cristo, «sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che
stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte» (Luca 1, 78-79). Camminavano
lungo la navata centrale dritti verso di lui, loro punto di riferimento. Per
non perderci nel nostro itinerario di ogni giorno – strattonati come siamo da
mille messaggi contraddittori e attratti da molti miraggi allettanti e vacui –
di tanto in tanto anche noi potremmo dare uno sguardo a “oriente”, a Gesù, e riorientarci
su quanto ci suggerisce nel suo Vangelo: «Lampada per i miei passi è la tua
parola, luce sul mio cammino» (Salmo 119, 105)
lunedì 3 luglio 2023
Orientarsi
Capita
di sentirsi disorientati, davanti a una notizia inattesa e inquietante, a un
fatto doloroso e inaspettato, a una situazione improvvisa senza senso… Non
sappiamo cosa fare, dove andare: smarriti. Se ci perdiamo in un bosco basta avere
una bussola, punta dritta verso il nord, sicuro punto di riferimento. Ma lo
smarrimento di cui parliamo non si risolve con uno strumento basato sul campo
magnetico, ci vuole un altro tipo di bussola… che indichi non il nord ma l’est.
Sì, l’est! Non ci facciamo sempre caso, ma la parola “orientamento” invita a
volgerci verso oriente, verso est, per trovare lì il giusto punto di
riferimento. L’oriente, dove dopo ogni notte nasce il sole, sempre fedele
all’appuntamento: con la sua luce dissipa ogni tenebra e aiuta gli smarriti a
ritrovare la strada.
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