mercoledì 19 luglio 2023

A Canale d'Agordo da Papa Luciani

Canale d’Agordo. Visito il museo di papa Giovanni Paolo I. Realizzazione moderna, fine, curata nei particolari, documentata, che ripercorre la storia della vallata, della famiglia Luciani, e accompagna l’intero cammino di Albino da quando era bambino fino al papato. Un racconto commovente. Una visita che vorresti non finisse mai perché porta gradatamente dentro un mondo antico che parla ancora in maniera eloquente. 

Il Papa del sorriso è molto più di un sorriso, è testimonianza di sofferenze, di tenacia, di fede, di dedizione, di coraggio… La sua non è una esperienza isolata, ma come appare chiaramente dalla mostra, il frutto di tutto un ambiente, una cultura. La storia di Papa Luciani, come quella di ogni persona, è accompagnata dalla natura e dalla storia di queste terre, dall’esempio di tanti piccoli, grandi protagonisti di un cammino comune, che visitando la mostra appaiono gradatamente uno dopo l’altro. È la crescita di tutto un popolo. Collocata nel suo contesto la storia del Papa si staglia per la sua unicità, semplice e profonda, umanissima e pienamente intrisa di divino.

Visito poi la casa paterna. È la prima volta. Quando venivo qui, il fratello con i suoi modi un po’ bruschi non ci ha mai fatto entrare: “Per vedere cosa?”. Adesso anche la casa è stata trasformata in museo e racconta, a differenza del grande museo centrale, l’umile epica storia della famiglia, radicando ancora una volta l’esistenza di papa Luciani.

Alla porta della chiesa acquisto un piccolo libro con 100 pensieri del Papa: scorrono con freschezza come il torrente vicino. Copio il primo:

“Noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: Dio ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando ci sembra sia notte. È papà, più ancora, è mamma. Non vuole farci del male; vuole solo farci del bene a tutti, i figlioli se per caso sono malati, hanno un titolo in più per essere amati dalla mamma. E anche noi, se per caso siamo malati di cattiveria, fuori strada, abbiamo un titolo in più per essere amati dal Signore”.

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