sabato 30 maggio 2020

Il Santo Rosario: I misteri dello Spirito Santo


Primo mistero: Lo Spirito Santo scende su Maria a Nazaret
L’angelo disse a Maria: «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù… Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio» (Lc 1, 31.35).
Dio entra nella nostra storia, prende la carne da Maria, diventa uomo, si fa uno di noi. È l’unità tra Cielo e terra, l’inizio del cammino dell’umanità e di tutto il creato verso i cieli nuovi e la terra nuova.
Il concepimento di Gesù è l’opera nascosta dello Spirito Santo, lo sposo della Vergine. Egli scende in lei e da quell’istante guida i passi della nostra storia.  

Secondo mistero: Gesù sulla croce consegna il suo spirito
«Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito» (Gv 19, 30).
Lo Spirito Santo è la vita di Gesù, fin dal momento del suo concepimento nel grembo di Maria. Il suo morire non è semplicemente dare l’ultimo respiro, ma “consegnare il suo spirito”. Lo consegna a Maria e Giovanni che, ai piedi della croce, sono la presenza di tutta la Chiesa. Sulla croce egli dona la sua vita, il suo “spirito”, preludio dell’effusione dello Spirito Santo.

Terzo mistero: Il Risorto soffia lo Spirito sui discepoli nel cenacolo
«La sera di quel giorno, il primo della settimana… venne Gesù, stette in mezzo a disse loro… “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Detto questo, soffiò e disse: “Ricevete lo Spirito Santo”» (Gv 20, 19-22).
Il giorno di Pasqua è il giorno della nuova creazione, della vita nuova, la nascita dell’uomo nuovo. Come Adamo ricevette la vita dal soffio di Dio, così la nuova comunità cristiana riceve la vita nuova dal soffio creatore del Risorto. Con la forza divina dello Spirito Santo la Chiesa potrà portare a compimento la missione di Gesù: “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.

Quarto mistero: Lo Spirito Santo scende sulla Chiesa a Pentecoste
«Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro di esprimersi…» (Atti, 2, 2-4).
La Chiesa è “colma” di Spirito Santo e lo può riversare a sua volta su tutti. Egli la unifica e la distingue: molte lingue, molti popoli, che si comprendono nel rispetto e nella ricchezza della diversità e insieme nell’armonia dell’unità, fino a creare l’unità di “un cuore solo e un’anima sola”.

Quinto mistero: Lo Spirito Santo a Cesarea apre la Chiesa a tutti i popoli
«Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio» (Atti 10, 44-46).
Nella casa di Cornelio, centurio della coorte Italica, a Cesarea Marittima, lo Spirito Santo scende sui “pagani”, così come a Gerusalemme era sceso sugli ebrei. È l’inizio del diffondersi del Vangelo tra tutte le genti, della missione universale della Chiesa. D’ora in poi lo Spirito Santo guiderà la Chiesa “fino ai confine della terra”.


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