Dopo il breve volo da Pune a Mumbai, il grande balzo verso Roma passando per Istanbul.
Quindici giorni di India non si cancelleranno tanto facilmente dalla memoria e dal cuore. Ho con me le foto, ma anche senza di esse ho fissato immagini, volti, luoghi, momenti indelebili.
Porto ancora con me il messaggio che Krishna mi inviò tramite il professor Upashyàya: “Durante la siesta mi è apparso il piccolo Krishna e di ha detto: Sono stato contento che il tuo ospite sia venuto a farmi visita. Hai visto come si è interessato del mio flauto? Ho un messaggio per lui: Digli di essere vuoto come un flauto, in modo che attraverso di lui possa far risuonare le mie melodie”.
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