Oggi è l’anniversario di 22 martiri Oblati spagnoli.
Il 22 luglio1936, alle tre del pomeriggio, miliziani, armati di fucili e pistole, assaltarono la casa di formazione e arrestarono i 38 Oblati presenti, studenti di teologia e superiori, rinchiudendoli in un locale ristretto sotto stretta vigilanza con la minaccia delle armi. Fu la prima prigione. Il giorno 24 le prime esecuzioni. Senza interrogatorio, nessuna accusa, senza alcun tribunale, senza difesa, chiamaronosette religiosi e li separarono dal resto. I primi condannati furono:
- Juan Antonio PÉREZ MAYO, sacerdote, professore, 29 anni.
- Manuel GUTIÉRREZ MARTÍN, studente suddiacono, 23.
- Cecilio VEGA DOMINGUEZ, studente, suddiacono, 23
- Juan Pedro COTILLO FERNÁNDEZ, studente, 22
- Pascual, ALÁEZ MEDINA, studente, 19
- Francisco POLVORINOS GÓMEZ, studente, 26
- Justo GONZÁLEZ LORENTE, studente, 21
Il resto dei religiosi fu liberato il 25 luglio e iniziarono vita clandestina. Nel mese di ottobre furono arrestati di nuovo e portati in carcere. Soffrirono un lento martirio di fame, freddo terrore e minacce. Regnava tra di loro la carità e un clima di preghiera silenziosa. il 7 novembre fu fucilato il padre José VEGA RIAÑO, sacerdote e formatore, di 32 anni e il fratello studente Serviliano RIAÑO HERRERO, di 30.
Venti giorni dopo venne il turno per gli altri tredici. Né giudizio, né difesa, né spiegazioni; solo la proclamazione dei loro nomi da potenti altoparlanti:
- Francisco ESTEBAN LACAL, superiore Provinciale, 48 anni.
- Vicente BLANCO GUADILLA, superiore locale, 54 anni.
- Gregorio ESCOBAR GARCÍA, sacerdote fresco ordinato, 24 anni.
- Juan José CABALLERO RODRÍGUEZ, studente, suddiacono, 24 anni
- Publio RODRÍGUEZ MOSLARES, studente, 24 anni.
- Justo GIL PARDO, studente, diacono, 26 anni.
- Angel Francisco BOCOS HERNÁNDEZ, fr. coadiutore, 53 anni.
- Marcelino SÁNCHEZ FERNÁNDEZ, fr. coadiutore, 26 anni.
- José GUERRA ANDRÉS, studente, 22 anni.
- Daniel GÓMEZ LUCAS, studente, 20 anni.
- Justo FERNÁNDEZ GONZÁLEZ, studente, 18 anni.
- Clemente RODRÍGUEZ TEJERINA, studente, 18 anni.
- Eleuterio PRADO VILLARROEL, fr. coadiutore, 21 anni.
Uno di loro chiese alle milizie che gli permettessero di dire addio a tutti i suoi compagni e dar loro l’assoluzione, grazia che gli fu concessa. Una volta che ebbe terminato, pronunziò ad alta voce queste parole: “Sappiamo che ci uccidete perché siamo cattolici e religiosi. Lo siamo. Tanto io come i miei compagni vi perdoniamo di cuore. Viva Cristo Re!”.
Il neo sacerdote Gregorio Escobar aveva scritto alla sua famiglia: “Sempre mi hanno commosso fino al più profondo dell’animo i racconti dei martiri che sono sempre esistiti nella Chiesa, e mentre li leggo sento un segreto desiderio di andare incontro alla stessa sorte. Sarebbe questo il miglior sacerdozio a cui potrebbero aspirare tutti i cristiani: offrire tutti a Dio il proprio corpo e sangue in olocausto per la fede. Che fortuna sarebbe morir per Cristo!”
I martiri saranno beatificati il 17 dicembre 2011.
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