È la prima volta che segue l’aggiornamento di quanto si è vissuto a Rocca di Papa nel mese di ottobre. In tutti questi anni l’ho sempre vissuto di presenza, in prima persona. L’aggiornamento non è stato un raccontare, ma un far rivivere, un rendere presente; così non mi manca niente, ho tutto. È il miracolo dell’unità. L’incontro al Centro Mariapoli di Dallas è terminato introducendoci nella maniera più adeguata nella festa di Tutti i Santi: ha rinnovato in tutti il desiderio e il fermo proposito della santità.
Su un tavolino del Centro Mariapoli ho trovato, tradotto in inglese, qualcosa che ho scritto pochi mesi fa. Tanto vale che lo trascriva in italiano. Un ulteriore invito a camminare, uniti, verso la santità.
Chi fa i santi?
Quando diciamo che la Chiesa ha fatto santo qualcuno, vogliamo semplicemente dire che essa riconosce che quella persona è santa. Ma chi l’ha fatta santa? Non la Chiesa; l’ha fatta santa Dio. Essere santi significa essere una cosa sola con Dio, essere amore come lui è Amore, e quindi vivere la sua stessa vita, vivere nell’amore.
Ma chi può insegnarci a vivere come Dio e chi ci dà la capacità e la forza per amare come egli ama? Soltanto Gesù, che è una cosa sola con il Padre e che dal cielo è venuto sulla terra, può farci conoscere il significato vero dell’amore. Per questo ci chiama a seguirlo, a stare con lui, e ci insegna, con parole che danno la vita, a vivere come vive il Padre, che ama per primo, ama tutti, perdona sempre… Gesù ci vuole perfetti nell’amore come il Padre, come Dio, che è Amore.
Ma possiamo davvero diventare una cosa con Gesù così da essere, come lui e in lui, una cosa con il Padre, e quindi vivere nell’amore? Sì, grazie allo Spirito Santo, che riversa nei nostri cuore l’amore. Anche la nostra risposta d’amore all’amore di Dio è dunque un dono di Dio. Il cristiano è santo perché il Padre, per Gesù e nello Spirito, gli comunica la propria vita. Per questo san Paolo, nelle sue lettere, chiama “santi” tutti i cristiani.
La Chiesa non fa i santi, si limita a riconoscerli e a proporli a tutti come modello. Eppure è altrettanto vero che la Chiesa fa i santi, nel senso che tutta la comunità cristiana aiuta a diventare santi. Se essere santi significa essere l’amore, come Dio che è Amore, non possiamo dimenticare che Dio è Amore in quanto tra il Padre, il Figlio, lo Spirito, circola l’amore; ognuno dei Tre vive l’amore reciproco e non può essere “santo” senza l’altro.
L’unico modo per vivere l’amore tipico di Dio è dunque vivere nella reciprocità, camminare insieme dietro Gesù. Da qui gli incessanti inviti di san Paolo ad aiutarci gli uni gli altri, a portare i pesi gli uni degli altri, a perdonarci gli uni gli altri, a pregare gli uni per gli altri… Mentre egli afferma: “siete santi”, rivolge anche un invito preciso: “siate santi”, ossia, siate coerenti con il dono dell’amore che avete ricevuto. È così che si diventa santi, si diventa ciò che si è: con tutta la comunità cristiana. Non si diventa santi da soli. Tra noi, come nella Trinità, tutto si gioca nel rapporto “gli uni gli altri”.
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allora sono santo anche io ?? ma mi faccia il piacere...lei sta solo interpretando i suoi comodi pensieri. Chi ha inventato la parola Santo ? Dio? e come ce l'ha detta? via raccomandata? ma dai..... se tutto nella chiesa è santo alllora è anche inutile mettere tale titolo davanti, tanto sono tutti santi.
RispondiEliminaPerché sempre aggressivi? Il mio scritto era molto piano, propositivo, argomentato con la Scrittura. La risposta è sciatta, risentita e senza argomentazione alcuna. Perché?
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