“Basilico salvia e rosmarino”. Così p. Alfonso Gioppato intitolerà il libro che scriverà sulla sua vita… se mai lo scriverà. Italia, Ciad, Canada, Zambia, Texas… ovunque è andato, nel suo lungo peregrinare missionario, ha sempre piantato queste tre piante, indispensabili per ogni buona cucina italiana. Perché ovunque va p. Alfonso rallegra ogni comunità oblata con la sua squisita arte culinaria (il parroco di Eagle Pass usava il rosmarino di p. Alfonso per aspergere con l’acqua benedetta!). Ora è giunto agli estremi confini del mondo, Nixon, uno sperduto paesino del Texas, dove oggi sono venuto a trovarlo. Per prima cosa ho raccolto il rosmarino, piantato proprio all’ingresso della chiesa, perché potesse prepararmi le costolette di agnello. Con il suo buon umore e la sua cordialità è la gioia della gente e degli Oblati di San Antonio che va a trovare ogni settimana. Vive qui solo, in una casetta prefabbricata, praticamente una baracca, come la maggior parte della sua gente.
Nixon ha 100 anni, fondata da un omonimo membro del parlamento che ha portato qui la ferrovia. 2000 abitanti, per la maggior parte immigrati dal Messico, forse tanti illegali. Una sola industria - carne di pollo - che impiega un centinaio di persone. Poi allevamento di bestiame che pascola all’aperto nei ranch disseminati su distese di terre a perdita d’occhio. Grande, tutto è grande in Texas. La vita, in questa cittadina sperduta, sembra piuttosto magra, a vedere il tenore delle case di legno e i mercatini domestici sui prati davanti casa. Eppure tutti affogano nel verde, nello spazio, su strada larghissime tra i campi, nel più grande silenzio… L’auto è assolutamente indispensabile, altrimenti si sarebbe persi. Un’America non molto nota, che pure ha un suo fascino.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento