martedì 4 giugno 2019

dall'India a tutto il mondo


  
2006, 2011, 2016: sono venuto in India sempre nel mese di dicembre. Questa volta il mio quarto viaggio mi immerge in una bella estate dai quaranta gradi in su.
La casa provinciale che ci accoglie, dove ero già stato nel 2011, è stata tutta ripulita e ritinteggiata per l’occasione.
Ieri sera non è poi mancato il rito d'accoglienza: i fiori, il segno rosso sulla fronte, lo scialle...

La giornata inizia con la presentazione dell’Università Notre Dame of Cotabato, nelle Filippine. Perché gli Oblati hanno un’università? Perché dopo l’ultima guerra mondiale nel sud delle Filippine dove lavoravano, l’ottanta per cento della popolazione viveva nelle campagne e non c’erano scuole. Iniziarono dunque ad aprire piccole scuole, collegate tra di loro. Lentamente salirono di grado, fino a dare vita ad una università con ingegneria, legge, medicina... Anche oggi la regione di Mindanao è la più povera di tutte le Filippine e continua lo sforzo per fare arrivare all’università giovani che non avrebbero altro futuro. La maggior parte delle persone sono povere, musulmane, ai margini della società. È proprio in questo ambiente che i missionari compiono la loro missione, anche attraverso l’istruzione. È un’università povera, con 6.000 studenti, di cui il 70% musulmani. Vengono favoriti i poveri e gli indigeni. Tipici i programmi per la pace e gli incontri di spiritualità per studenti di tutte le religioni. Gli Oblati martiri di queste ultimi anni confermano la validità della loro missione.

Dalle Filippine al Sud Africa. Il nuovo presidente dell’Istituto di Cedara ci porta in tutto un altro mondo. Il governo del Sud Africa, da cui dipende l’Istituto degli Oblati, è molto esigente e non mancano le difficoltà soprattutto per gli studenti che vengono da altre nazioni, la grande maggioranza, sia per i permessi di soggiorno sia per il riconoscimento degli studi. L’istituto filosofico e teologico accogliere infatti studenti da molti Paesi dell’Africa e dall’Asia. Anche la lingua è spesso un problema perché le lingue nelle quali hanno studiato gli studenti che arrivano all’università, anche del Sud Africa, non è l’inglese. Di valore i programmi per lo sviluppo umano e sociale.


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Dall’Africa agli Stati Uniti, San Antonio in Texas. Quest’anno il nostro Istituto ha ricevuto la “accreditation” per 10 anni nel campo teologico in Stati Uniti e Canada. È un riconoscimento di valore, che qualifica l’OST. La facoltà di spiritualità si sta affermando. Iniziano anche nuovi programmi in spagnolo e per il mondo di lingua spagnola. Si vedono anche nuovi volti si vedono: indiani, filippine, vietnamiti, e questo obbliga a ripensare gli studi con criteri interculturali. Occorre una nuova generazione di professori.

In fine l’Europa con Obra in Polonia. Quello degli Oblati è solo un seminario, ma legato all’università di Poznan, ed aperto a studenti di altri nazioni. I professori insegnano anche all’università di Varsavia. Anche l’inglese e l’accesso alla letteratura mondiale diventano fattori che gradualmente fanno un tocco più internazionale.

L’Istituto più giovane, fondato nel 2016, è quello dello Sri Lanka. Gli Oblati avevano fondato e diretto per molti anni il seminario nazionale. Negli anni Settanta fu loro chiesto di lasciare ai vescovi il seminario. Il nuovo Istituto appena iniziato continua un’altra tradizione degli Oblati nello Sri Lanka, la formazione umana e sociale, i conflitti, la riconciliazione e la pace.


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