giovedì 11 ottobre 2018

Da sempre e per sempre

“Da sempre e per sempre sei, o Dio”, pregava apa Pafnunzio con il salmo di Mosè.
Gli sembrava di vederla quest’immensità di Dio che avvolge il tempo e lo trascende in una pienezza feconda e senza fine, ricca e sempre nuova, vulcanica e creatrice: da sempre e per sempre.
Nell’oceano infinito di vita, che spazia di cielo in cielo e tutti li contiene, si vide atomo effimero, pulviscolo, un soffio, scintilla che s’accende d’un attimo soltanto, semplicemente un nulla.
Un nulla senza tempo, che non è.

Continuò la preghiera, dimentico di sé, proteso solo in Lui, in lode e adorazione: “Da sempre e per sempre sei, o Dio”.
E si trovò incastonato tra il da sempre e il per sempre di Dio, che è.
Il suo nulla fu assunto nel tutto e l’effimero nell’eterno.
Anch’egli era, da sempre e per sempre.



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