venerdì 28 settembre 2018

A Stresa con de Mazenod e Rosmini



La scacchiera con la quale giocavano Rosmini e Manzoni
La casa di Rosmini a Stresa,
Centro studi rorminiani
Ho già scritto sul blog di quanto, l’11 giugno 1842, su invito di Rosmini, sant’Eugenio de Mazenod consacrò l’altare nella casa dei Rosminiani a Stresa:

Il 13 giugno scriveva nel diario:
Fermata a Stresa, sulle rive del Lago Maggiore, stati sardi, dove si trova il noviziato dei Rosminiani. È qui che ho conosciuto il celebre abate Rosmini, uno degli uomini più istruiti d’Italia, fondatore della congregazione della Carità. Le sue opere filosofiche, poco conosciute in Francia, fanno epoca in Italia. Il papa ha incoraggiato l’autore a continuare un lavoro così utile per la religione. Nel suo portafoglio ha materiale per 30 volumi in-8. L’abate Rosmini unisce una grande pietà e un’alta intelligenza. Il suo zelo uguaglia il suo talento. La sua congregazione comincia già ad espandersi in Inghilterra dove fa del bene. Non è molto numerosa in Italia. A Stresa si è appena costruita, in un posto affascinante, la casa del noviziato, a metà costone di una altura che domina tutto il lago. Vi ho consacrato l’altare costruito a spese della signora Bolongaro Borghese.


La stanza di Rosmini
Ed eccomi finalmente anch’io a Stresa, a celebrare sull’altare consacrato da sant’Eugenio, nella casa costruita da Rosmini come sede del noviziato e dello scolasticato.

Più in basso vi è la villa nella quale viveva Rosmini dopo gli inizi a Domodossola, divenendo la sede centrale dell’Istituto, dove il fondatore visse e morì. Qui si incontrava con Manzoni, a cui la legava una profonda amicizia, come Newman, Tommaseo e altri grandi del tempo.
Con il gruppo dei partecipanti all’Assemblea e al mio ritiro siamo venuti in pellegrinaggio sulla tomba di Rosmini.
La casa fu poi veduta alla Casa Savoia e divenne una succursale della corte. Fu poi riacquistata dai Rosminiani alla fine dell’ultima guerra e attualmente è la sede del Centro Studi Rosminiani, con la grande biblioteca di Rosmini e su Rosmini, che occupa sale e sale. Anche il museo è ben disposto.
Fa un certo effetto sostare nella stanza dove Rosmini è vissuto e morto.
Sono una decina le persone che lavorano per il Centro studi.


L'altare consacrato da sant'Eugenio
La casa costruita da Rosmini come noviziato
Non nego che, pensando al mio piccolo ufficio del Servizio generale per gli studi oblati a Roma, provo una certa invidia… Attorno al Rosmini ruotano non soltanto innumerevoli pubblicazioni, ma anche numerosissimi studiosi e persone interessati ai suoi scritti e al suo pensiero. Aveva ragione de Mazenod: “L’abate Rosmini unisce una grande pietà e un’alta intelligenza. Il suo zelo uguaglia il suo talento”.

Siamo poi saliti all’altra grande casa e alla chiesa costruite dal Rosmini, dove appunto de Mazenod consacrò l’altare. Da lassù si domina il Lago Maggiore, oggi particolarmente nitido, con le sue isole e le rive disegnate e ricche si ville eleganti. 
Attualmente è la sede dei convegni rosminiani.
Qui abbiamo terminato i nostri giorni di ritiro e pregato sulla tomba di Rosmini, circondati da amici e dai padri anziani e ammalati che qui risiedono.


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