Lungo
l’anulare, sulla strada per Vermicino, questa mattina in cielo splendeva
nitidissimo l’intero cerchio dell’arcobaleno. L’avranno disteso gli angeli,
particolare dei grandi preparativi fatti lassù per accogliere padre Angelo in Paradiso.
Noi,
qui in terra, ci siamo limitati ad una celebrazione più semplice, ma non meno
bella: la messa del funerale presieduta dal cardinale Antonelli con più di 50
concelebranti, tanti amici, una rappresentanza nutrita dei 72 nipoti.
Speriamo
che il provinciale, p. Alberto Gnemmi, ci mandi l’omelia che ha tenuto, un
autentico capolavoro che ci ha aiutato a ripercorrere le tappe del limpido
cammino spirituale di p. Angelo.
Per
oggi mi basta trascrivere alcune righe del profilo che il Maestro di noviziato
ha redatto per i superiori in vista della sua ammissione ai voti :
“Eccellente
spirito di fede. Molta pietà. Molto zelo. Umile. Distaccato. Mortificato. Molto
regolare: esatto in tutte le sue cose.
Docile,
sottomesso, aperto coi Superiori.
Socievole,
caritatevole, amante della vita comune.
Molto
attaccato alla vocazione… Ama molto la Congregazione. Grande entusiasmo per le
nostre Missioni.
Vita
spirituale molto intensa: programma spirituale che si è tracciato da se stesso,
entrando in Congregazione: vittima con Cristo per la salvezza delle anime per
mano di Maria: vivere nell’umiltà, nell’amore al sacrificio. Uno dei migliori
novizi per fervore e serietà.
Ottimo
elemento: forse il più completo".
Io ho avuto la grazia di conoscere P. Angelo e ieri sera, quando mi sono trovato con un Gen e un gruppo di ragazzini a cui insegno a strimpellare la chitarra nella Basilica dell'Assunta a S. Maria a Vico, dove è stata scattata questa foto, abbiamo suonato e cantato "Gioco d'amore" sperando che lui, dal Paradiso, ci abbia sorriso a sentire qualche accordo sbagliato o qualche stonatura. 1 Costantino
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