Ancora una giornata intensa di lavoro, quel 13 ottobre 1949, piena di contatti con persone le più varie: deputati, religiosi, casalinghe, studenti... Chiara Lubich era a Roma da pochi giorni e subito, assieme ad altre compagne… Era giunta la prima volta nella capitale due anni prima, nel 1947… Adesso, nell’ottobre del 1949, dopo un’estate di fuoco sulle Dolomiti, era nuovamente in città. Aveva preso dimora in un appartamento alla Garbatella, in piazza Oderico da Pordenone, 1; quartiere appena fuori città, nelle vicinanze della basilica di San Paolo fuori le mura. Era una zona storicamente "rossa" ed operaia, con costruzioni moderne, disegnata come borgata a misura d'uomo, nell’alternanza di antiche villette di sapore medievale, condomini moderni, spazi verdi e ambienti pubblici.
Così inizia un mio articolo apparso sull’ultimo numero di Unità e Carismi. Riporto due testi inediti di Chiara Lubich rispettivamente del 13 ottobre 1949 e del 2 settembre 1950. Il primo è una sua esperienza, il secondo una meditazione frutto dell’esperienza. Il confronto fra i due scritti mostra come Chiara donava le sue esperienze traducendole in sapienza.
Mi giunge intanto un primo riscontro: Ho letto il tuo articolo su Unità e Carismi sul come donare l'esperienza: è stupendo lo farò leggere ad altri. Il brano del diario di Chiara e la prima stesura della meditazione su Maria mi hanno commosso, senza fare paragoni mi ci sono ritrovata. Questo numero della rivista è bellissimo me lo leggerò pagina dopo pagina gustandomelo, grazie per il lavoro che svolgete per tutti.
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