Domenica mattina: celebrazione nella chiesa parrocchiale di
san Paolo… come 50 anni fa. Solo che 50 anni fa la chiesa attuale non c’era! La
prima messa la celebrai nella chiesa che aveva costruito il nonno, accanto al “chiesino”,
ciò che rimaneva della antica pieve di san Paolo a Stagnana. Adesso la mia chiesa
di allora ha ereditato il titolo di “chiesino”, e da 25 anni è sede dell’adorazione
perpetua.
Mela grande chiesa di oggi ho dunque celebrato la messa dei
bambini e dei ragazzi: tanti! Ho raccontato loro di quando ero bambino come
loro, anzi più piccolo. Avrò avuto forse quattro anni. Quando andavamo alla
messa il babbo mi portava con sé nei banchi attorno all’altare, oltre la
balaustra, riservati agli uomini, mentre le donne rimanevano in quelli lungo la
navata. Ricordo il momento della consacrazione, quando, all’elevazione, mio
papà, piegato verso di me che gli ero accanto piccolino, mi insegnava a
ripetere: “Signore mio e Dio mio”. Di quell’istante rammento il mormorare
devoto dell’invocazione, il suono del campanellino, il grande silenzio, e un’aria
di mistero; il tutto mi infondeva pace e gioia.


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