Passeggiavo lungo la riva del Mekong, in Tailandia. Allora
avevo una grande barba nera. Una donna, seduta sulla soglia della sua casa,
iniziò a gridare e inveire contro di me. Mi stava dicendo che avrei dovuto tagliarmi
la barba e radermi le braccia perché così come mi presentavo ero proprio impuro.
Mi sono ricordato di questo episodio qualche anno più tardi
quando Phra Maha Thongrattanathavorn, monaco buddista tailandese, venne a in
Italia. A Loppiano, dove era alloggiato nel centro di spiritualità dei religiosi,
avevano subito alzato il riscaldamento perché era inverno e lui non era abituato
al freddo. Lasciava fuori della porta della sua stanza i sandali e il mantello
e la mattina li trovava puliti e stirati. Avevano tante piccole attenzioni
verso di lui. Naturalmente se n’è accorto e un giorno ha chiesto: “Perché fate
tutto questo per me?”. Gli parlano dell’agape... Usano proprio la parola
greca, “agape”, che indica l’amore cristiano per eccellenza, gratuito,
disinteressato, pronto a dare tutto.
Un giorno, visitando Nemi, il paese sull’omonimo lago, chiede di entrare nella chiesa. Esitazione… La chiesa custodisce un bellissimo crocifisso, a dimensioni naturali, molto realista, con le piaghe, il sangue… e naturalmente la barba… Niente di più impuro agli occhi di un buddista tailandese. Si metterà a gridare come quella donna contro di me lungo il Mekong?
“Luce ardente” – questo il nome che gli aveva dato Chiara – entra e rimane a lungo in meditazione davanti al crocifisso, in silenzio, come forse solo i buddisti sanno fare.
Quando esce dice una sola parola: “Agape. Quell’uomo è
l’agape”.
Prima di tornare in Tailandia Luce Ardente incontra Chiara e
le chiede, come ricordo del suo viaggio in Italia, un crocifisso. Quando in
Tailandia parlava ai suoi numerosi discepoli spesso spiega loro cos’è l’agape e
al termine estraeva dalla sua sacca il crocifisso: “Ecco l’agape”.
Ci siamo poi incontrati tante volte, in Tailandia, in
Giappone, a Roma... Ogni volta, prima di lasciarci, la parola di saluto era: “Agape!”.
(Nella foto, a Loppiano, lui mi regala una statua del Buddha, io un porta chiave con una pietra a forma di cuore)
Ieri è partito per il cielo,
dove è entrato di certo, pronunciando la parola d’ordine: Agape!


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