La Sainte Garde a St.
Didier è ormai lontana, ma mi piace ricordare la storia dei Missionari che la
abitavano, perché in un certo senso sono gli antenati degli Oblati.
Nel 1657, il giovanissimo sacerdote Alexandre Martin (nato il 9 giugno 1630 a Robion, Vaucluse) fu nominato parroco di Saint-Didier, dove sarebbe rimasto fino alla morte, avvenuta nel 1703. Il villaggio, piuttosto trascurato, contava allora circa 200 abitanti ed era rimasto senza sacerdote per diversi anni. Un giorno, durante la messa domenicale, Padre Martino udì una voce che gli ordinava di costruire una serie di oratori che rappresentassero i 15 misteri del Rosario. Gli oratori furono eretti nel 1665 tutt'intorno al villaggio, agli incroci. Gli oratori attuali furono ricostruiti nel 1880 sui loro siti originali, la maggior parte lungo “Via degli Oratori”.
L'oratorio
dell'Ascensione doveva essere situato nel punto più alto del percorso.
Tuttavia, la nicchia crollò più volte. Padre Martino udì di nuovo una voce che
gli disse: "Non è un oratorio che voglio qui, ma una cappella intitolata a
Nostra Signora della Santa Guardia". Chiese consiglio al suo direttore
spirituale che, dopo tre giorni di riflessione, gli disse: "Non solo devi
costruire una cappella, ma anche delle stanze per i sacerdoti che Dio manderà a
predicare il Vangelo in varie parti della cristianità".
Trent’anni dopo, nel
1698, padre Bertet, professore al seminario di Avignone, si recò in
pellegrinaggio in questo luogo, dove ebbe una visione: "Ho visto il cielo
aprirsi sopra questa stessa cappella con un'esplosione di luce, e ho visto tre
globi di fuoco... Inginocchiandomi, ho benedetto Dio per tale meraviglia.
Avvicinandomi sempre di più, ho visto da vicino, attraverso le finestre, la
cappella straordinariamente illuminata". Il 6 gennaio 1700, padre Bertet,
assieme ad altri due pronunciarono i voti di stabilità e si consacrarono per
sempre al servizio della Beata Vergine. Il 26 ottobre 1705, il vescovo di
Carpentras erige i Missionari di Sainte Garde come comunità ecclesiastica di
diritto diocesano.
I sacerdoti dividevano il
loro tempo tra missioni "nelle città, nei villaggi e nei villaggi e una
vita più ritirata nella solitudine di Sainte Garde", dove però
accoglievano persone per momenti di ritiro, colloqui e confessioni: «Essere un
perfetto solitario per essere un perfetto missionario»: questo era il motto che
proponeva.
Nel 1709, ai Padri della
Guardia – così erano conosciuti – fu affidata una residenza per chierici che
studiavano teologia ad Avignone e nel 1719 divenne seminario. Nel 1712 presero
la cura anche del santuario mariano di Notre Dame du Laus: un secolo dopo
sarebbero stati sostituiti dai Missionari di Provenza!
Nella chiesa del paese a
St-Denis vi sono le tombe del parroco e di padre Bertet. È una presenza ancora viva!
Durante la Rivoluzione
francese, tutti i sacerdoti di Sainte-Garde rifiutarono di prestare giuramento
e di sottomettersi alla Costituzione Civile del Clero. La congregazione fu
sciolta e i sacerdoti furono costretti a nascondersi durante la persecuzione religiosa
del Terrore. La congregazione fu ricostituita intorno al 1860 a Orange, su
iniziativa del superiore del seminario minore di Avignone, padre
Pierre-Siffrein Bonnet, ma si estinse con la morte dell'ultimo superiore nel
1913.
Nel frattempo però,
vicino, a Aix-en-Provenza, nascevano i Missionari di Provenza, che continuavano
l’opera iniziata da questi antichi pionieri…






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