martedì 18 novembre 2025

La spiritualità e le spiritualità

Secondo giorno del mio corso sulla teologia spirituale. Ma mi sono già allontanato dal programma preparato. Mi è bastato guardare in faccia gli alunni, che provengono da Paesi molto lontani dal nostro mondo, per capire che non posso parlare della spiritualità senza almeno un velocissimo excursus sulle spiritualità nella storia (per quanto veloce ne avrò anche per domani…). La spiritualità dell’unità nasce infatti come fiore su un albero bimillenario, di cui ha saputo assorbirne la linfa… Importante sapere da dove veniamo e continuare ad alimentarsi a quella linfa.

Chiara stessa, nel 1980, scriveva: «Ed è proprio della nostra spiritualità, come ho già detto altre volte, imparare dai santi, farci figli di essi per partecipare del loro carisma. È magnifico: ogni tanto Dio ci fa incontrare un santo, specializzato in un dato aspetto della vita cristiana, per aiutarci e sottolinearci con un’altra luce la vita che l’Eterno ha pensato per noi e che è contemplata nello Statuto. Se da una parte siamo coscienti che il carisma del nostro Movimento è utile a tutta la Chiesa, dall’altra siamo pure convinti che tutti i carismi della Chiesa sono utili a noi, figli della Chiesa. E allora dobbiamo imparare da tutti i santi» E parecchi anni prima: «Fanno bene i santi. “Contagiano” con la loro vita e spronano alla santità».

Avanti allora con Basilio, Agostino, Benedetto e su su, fino a noi... senza smettere di guardare la bellezza del creato che ci circonda... 



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