Alcuni degli Oblati presenti al funerale |
7 giugno. Questa mattina presto sono partito da Bloemfontein per Johannesburg. Da qui è iniziato il mia viaggio in Sud Africa e qui termina.
Avrebbero voluto farmi venire in aereo, ma ho preferito l’autobus: molto meno costoso e consente di ammirare il paesaggio. Sei pacifiche ore di viaggio nello sterminato altopiano centrale. Ancora savana, terreni incolti, fattorie con distese infinite di mais, girasoli… Pii avverti lentamente che la grande città sta per avvicinarsi: le fattorie si fanno più ravvicinate, alcune cittadine, fabbriche… e finalmente ecco apparire Johannesburg, il polo industriale del Sud Africa, con i suoi grattacieli e il traffico intenso, come ogni grande città.
Arrivo alla casa provinciale e trovo le adiacenze piene di gente. C’è la grande chiesa circolare, la casa della parrocchia, vari edifici con le opere parrocchiali, la casa della missione, quella per gli Oblati anziani… insomma il più grande complesso oblato che abbia visto finora in Sud Africa. C’è tante gente perché in mattinata c’è stato il funerale di un Oblato. Sono venuti tanti confratelli e più di un migliaio di persone. Arrivo verso le due del pomeriggio ma sono ancora tutti lì per il grande pranzo comuniatario… con un migliaio di persone!
Vedremo cosa mi ha preparato la grande città.
Un Boero, ai margini della strada, in dialogo con fratello struzzo |
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