Il nunzio mi ricorda che oggi si celebra la memoria di San Josemaría Escrivá de Balaguer, e mi manda un bellissimo pensiero:
La santità come vocazione e meta per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, la santità come la "misura alta" della vita cristiana ordinaria: era l'ideale che San Josemaría aveva annunciato prima sulle strade della Spagna, e poi del mondo, fin dagli anni ’30: "Tienes obligación de santificarte. Tu también. Quien piensa que esta es labor exclusiva de sacerdotes y religiosos? A todos, sin excepción, dijo el Señor: Sed perfectos, como mi Padre Celestial es perfecto" (Camino, 291). Questa è infatti la novità storicamente importante che il carisma di San Josemaría ha portato nella Chiesa: la santità, che si era ritirata dalle strade e dalla vita quotidiana per rifugiarsi nei conventi, con la spiritualità di San Josemaría è ritornata nelle case e nelle strade, in mezzo al mondo. Vivendo ogni attimo la volontà di Dio, ognuno può santificarsi nella propria condizione umana e professionale facendo l'operaio o l'impiegato o la casalinga o il prete. E può così contribuire – secondo il comando del Signore – “a coltivare e a custodire quel giardino dell’Edem” che la terra, come casa degli uomini, è chiamata ad essere (cfr. Gen 2,15).
Nell'insegnamento di San Josemaría ritorna continuamente l'esortazione a mettersi “… por caminos de oración y de Amor” (Camino, Prólogo). “Amor” con la “A ” grande, maiuscola, perché l'Amore è Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, comunione trinitaria, che Gesù ha portato sulla terra. Per San Josemaría è evidente che ogni professione e ogni mestiere non sono che l'ambito umano quotidiano in cui ciascuno di noi – da autentici “figli di Dio” (cfr Rom 8,14) – può e deve esercitare l'amore per stabilire con i suoi prossimi rapporti di carità, ossia rapporti divini. E quando questi rapporti diventano reciproci, Gesù si rende presente e la vita del cielo si trasferisce sulla terra, in una famiglia , in una parrocchia , in una scuola , in un ospedale... E’ la Chiesa che nei vari ambiti della vita quotidiana diventa “casa e scuola di comunione”.
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