lunedì 20 ottobre 2025

La preghiera per la guarigione del bambino

 

Sono 9 i membri della famiglia che, insieme, chiedono la grazia della guarigione per il bambino. Una volta ottenuta la grazia, nel 1667, fatto dipingere un ex voto alla "Madonna dell'Eterna luce".

È uno degli oltre 350 quadri ex voto custoditi nel santuario sorto nel 1661, su una cappella che ha origini nel IV secolo, a seguito della guarigione di un contadino del luogo. Gli ex voto sono poi continuati a venire, ma sotto forma di piccole targhe di marmo. I dipinti chiedono di essere guardati a uno a uno, tanto sono semplici e belli

L’Arcivescovo di Avignone, nella cui diocesi si trova il santuario, aveva conosciuto gli Oblati attraverso le missioni nella sua diocesi e tramite Padre Albini, di cui era stato compagno di studi al seminario maggiore di Nizza. Così propose al vescovo di Marsiglia, Eugenio de Mazenod, di acquistare la proprietà del santuario, con lo scopo della comunità era 1) la gestione del santuario, 2) l’evangelizzazione delle parrocchie della diocesi, sia con missioni che con ritiri spirituali, 3. dare ritiri spirituali ai sacerdoti, felici di andare a meditare per alcuni giorni in solitudine, all'ombra del santuario della Beata Vergine.

La presa di possesso ufficiale ebbe luogo il 2 giugno 1837, primo venerdì del mese e festa del Sacro Cuore. In seguito la casa divenne centro di formazione dei futuri missionari, giovani che da lì partiti per il mondo intero: almeno un centinaio.

Oggi siamo stati anche noi in pellegrinaggio a questo meraviglioso antico santuario.

Insieme abbiamo riletto quello che scrisse sant’Eugenio nel suo diario il giorno in cui prese possesso del santuario, insieme a Padre Tempier, e Padre Jean-Baptiste Honorat, nominato primo superiore della comunità . Tra l’altro scrive:

«Lumières, 2 giugno 1837.

Poiché oggi è la bella festa del Sacro Cuore di Gesù, non ho voluto lasciarla passare senza consacrargli la casa, la fondazione e la comunità che deve svolgere il servizio del santuario ed esercitare il santo ministero delle missioni nella diocesi. (…) P. Tempier, p. Honorat e io abbiamo indossato i nostri abiti corali e, soli in questa grande chiesa, avendo come testimoni solo il nostro custode Saverio Granguer e sua moglie, abbiamo esposto devotamente il SS. Sacramento (…). Ci siamo fermati una mezz’ora in orazione. Mi sembra che questi momenti sono stati preziosi. Eravamo proprio soli alla presenza del Divin Maestro, ma eravamo prostrati ai suoi piedi per mettere sotto la sua potente protezione le nostre persone, la nostra Società, il suo ministero, le sue opere, la casa di cui stavamo prendendo possesso; Gli abbiamo domandato di regnare su di noi, di essere nostro padre, nostra luce, nostro aiuto, nostro consiglio, nostro sostegno, nostro tutto. Abbiamo invocato le sue benedizioni su di noi e sulla nostra Congregazione (…) per tutte le meraviglie che il Signore opera attraverso i nostri, dai deboli inizi della nostra piccola famiglia fino ad oggi. Questa casa (…) è già la decima fondazione della nostra Congregazione».

Mi hanno colpito come parla di Gesù: nostro padre, nostra luce, nostro aiuto, nostro consiglio, nostro sostegno, nostro tutto.

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