È presto quando mi metto in cammino per la mia camminata
mattutina. Il sole non è ancora sorto e la natura silenziosa è avvolta da un
velo scuro. Intanto il sole scala le colline e quando appare sul crinale d’un
lampo tutto si illumina e i colori si ravvivano.
Vado dove mi portano le gambe, a casaccio, per strade di
montagna. Ed ecco, inaspettato, Beaucet, un paesetto a un paio di chilometri da
St-Denis, un comune di poco più di 300 anime. Arroccato sulle rocce conserva memorie antiche. Ha un castello del
1100, ma soprattutto un santo, il giovane Gens Bournarel, venuto nelle
vicinanze attorno al 1120 per vivere da eremita. La valle, con le sue grotte
nelle rocce, era già popolata da diversi eremiti cristiani, che vivevano di
preghiera e ascesi. Quando arrivò un lupo sbrano una delle sue due mucche che il padre gli aveva dato per coltivare i campi. Il
santo lo ammansì, un secolo prima di san Francesco! E il lupo lavorava aggiogato accanto all mucca...
Alla sua morte il sito della sorgente, che si dice egli
abbia fatto sgorgare miracolosamente per dissetare la madre, venuta a cercarlo,
e la sua tomba divennero un'importante meta di pellegrinaggio. In tutta la
Provenza, San Gens è invocato per la pioggia, il che lo rende molto popolare
tra i contadini. Pellegrinaggi e feste popolari si tengono a maggio e a
settembre.
Chissà se riuscirò ad andare sulla sua tomba…





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