Ci sono dei sogni che neanche ti sogni di sognare tanto sono
impossibili. Come andare nel monastero sull’isola di Lérins. Eppure a volte
anche i sogni più impossibili si realizzano. E sono sull’isola di Lérins,
davanti a Cannes. Diciamo per caso…
Il traghetto impiega una ventina di minuti perché l’isola è
vicina alla terra ferma, eppure apre panorami d’incanto, con le colline
costiere sfumate da una leggerissima foschia, perse nell’orizzonte che si
confonde tra cielo e mare.
È uno dei primi centri monastici dell’Occidente, sorto all’inizio
del 400. Una vita profonda, tanto che tutti i primi abati sono divenuti vescovi
nelle diverse città della Provenza. Da 1600 anni qui si prega ininterrottamente,
con una piccola parentesi dopo la Rivoluzione francese. Anche oggi ho ascoltato
le preghiere di intercessioni dei monaci: molte, abbracciano tutte le realtà
umane, pregano per tutto e per tutti.
Ho letto la Regola dei Quattro Padri, la prima scritta per
la comunità di Lérins, una delle regole monastiche più antiche. L’inizio è
straordinario, afferma che una volta riuniti per scrivere la regola i quattro
padri (in realtà sono tre), hanno chiesto insieme al Signore di donare loro lo
Spirito Santo perché li istruisse. Andando avanti nella lettura continuano ad
affermate che lo Spirito Santo li ha guidati, ha fatto capire loro… E sempre
citano parole della Scrittura. Questo fa lo Spirito Santo: suggerisce le parole
di Dio e come viverle. La regola è questo!
La seconda Regola dei Padri inizia parlando subito della
carità che riunisce i monaci nell’unanimità… Si capisce perché questo monastero
abbia irradiato tanta vita.
Poi nei secoli è subentrata la Regola benedettina e oggi ci
sono i Cistercensi, una ventina… Da Onorato a Benedetto a Bernardo.
«Sì, davvero, il chiostro è un paradiso, una terra difesa
dal baluardo dell'obbedienza alla Regola, e dove c'è una ricca abbondanza di
beni preziosi. È una cosa gloriosa per gli uomini uniti dallo stesso modo di
vivere nella stessa casa; quanto è buono, quanto è dolce vivere come fratelli
tutti insieme. Guarda: uno piange sui suoi peccati, un altro esulta nelle lodi
di Dio; questo serve tutti, quello istruisce e istruisce gli altri; uno prega,
un altro legge; uno mostra misericordia, un altro punisce i peccati; uno è
ardente di carità, un altro si distingue per la sua umiltà; uno si mostra umile
nel successo, un altro manifesta la sua elevazione di spirito nelle avversità; uno
si spende in una vita attiva, un altro rimane tranquillo in una vita
contemplativa. Puoi allora esclamare: “Questa è la dimora di Dio. Quanto è
tremendo questo luogo”; non è altro che una casa di Dio e la porta del Cielo».
Nessun commento:
Posta un commento