mercoledì 10 maggio 2023

Simonetta continua la sua missione

Anche dopo la presentazione del libro su Simonetta Magari a Villa Borghese continuano ad arrivare testimonianze in merito. Come questa dall’Inghilterra:

Ho appena letto il tuo "Racconto di Simonetta Magari." L'ho trovato straordinario, commovente, una meditazione. Mentre leggevo, mi chiedevo chi l'ha scritto, tu o lei? O un po' tutti e due. Poi man mano ho capito che era un miscuglio, ma più di un miscuglio - era una fusione, tu in lei e lei in te. E per questo è un capolavoro di unità di anima e corpo. Allora questa parola "straordinario" deve essere "ordinario" in tutti i nostri rapporti... Ma non so quanto riusciamo a raggiungere questo. Comunque la vostra condivisione mi ha fatto voler mettermi a vivere così con tutti, almeno con l'anelito di vivere dentro l'altro con quel grande ascolto che avete avuto.

Certo non occorre che ti chieda, ma allo stesso tempo ho la voglia di sapere.... com’è avvenuta questa condivisione? Il “commiato” alla fine (mi chiedevo perché non all'inizio, ma poi forse metterlo all'inizio avrebbe rovinato l'esperienza del lettore) spiega un po’.  Poi ci sono i pezzi in corsivo e i pezzi in virgolette, che spero di aver interpretato bene. Ma chiedo anche se tanto era il racconto delle persone che vivevano con lei perché immagino non potevi esserci in qualche circostanze (ad esempio sulla spiaggia... o sì?)

Così, Padre Fabio/Simonetta, la parola "grazie", o anche "un grandissimo GRAZIE" non esprime niente di ciò che voglio dirti. Ma tu mi capisci.

Ho così risposto:

Ho conosciuto Simonetta negli anni in cui eravamo insieme nella Scuola Abbà. Ma l’ho conosciuta veramente durante la sua malattia. Quello che racconto all’inizio del secondo capitolo, che è scattato qualcosa quando siamo stati insieme a Gaeta, è vero. E forse tutto è partito da lì, poco tempo prima della malattia.

Il suo ultimo focolare è vicino a casa mia e quindi mi era facile andare. Il rapporto non era con Simonetta, ma con tutto il focolare, che è diventato un po’ il mio focolare. Il cammino lo abbiamo fatto tutti insieme, come un corpo solo. Non ho mai avuto momenti personali a tu per tu con Simonetta, se non all’inizio. Poi tutto è sempre andato avanti per l’unità tra tutti. Più che un rapporto personale ho avuto un rapporto con tutto il focolare e questa è stata la grande esperienza. Certo che poi nasce anche un rapporto a tu per tu, vero, profondo, che però non era fatto di parole, perché le parole non c’erano più. C’era la compresenza. Sì, dovremmo puntare a rapporti così tra tutti noi.

I testi in corsivo sono proprio di Simonetta. I testi tra virgolette sono una finzione letteraria. Le parole sono mie, la sostanza è dell’unità tra tutti noi. Guarda questo miei due blog, che forse ti spiegano qualcosa:
http://fabiociardi.blogspot.com/2023/04/presentazione-del-libro-che-artista-il.html
http://fabiociardi.blogspot.com/2023/04/simonetta-al-villaggio-della-terra.html

Ed ecco un’altra testimonianza che mi è arrivata tramite una terza persona:

Dalla settimana scorsa ho tra le mani il libro di Fabio Ciardi su Simonetta. Una persona che conosco è stata ricoverata proprio nel mio reparto. Quando passo a salutarla guardo i libri che si è portata per trascorrere la degenza. Tra i vari, mi illustra "quello". "Sai - mi dice - parla di una psichiatra che si è ammalata, è davvero illuminante". Io la fisso: "È una storia che mi ricorda qualcosa...". Pian piano realizzo e mi stupisco a pensare "Non posso crederci, si sta riferendo alla persona che insegnava qui alla facoltà del Gemelli…”. Quella persona mi dice "Prendilo, leggilo".

Io sono impegnata con altre letture in questo periodo, ma accolgo il suo invito. Così pian piano mi addentro in questa storia. E mi accorgo che sto già terminando il libro. Mi sento pian piano trasformare, mi sta davvero illuminando, mi accende un fuoco che pensavo fosse sopito in me, o che tenevo a bada. Mi è stato fatto dono di vedere le diverse facce di questa storia. Che privilegio e che responsabilità. Voglio corrispondere, dicendo anch'io il mio "sì" a ciò che Lui mi chiede, momento per momento.

Ancora una testimonianza: Grazie per il tuo libro su Simonetta: da un po’ di tempo non piangevo leggendo un libro, ma questa volta non ce la fatta... quegli scritti sono il frutto di un'anima che sa entrare nella profondità di un'altra anima con quella delicatezza e di stupore. Sono sicura che farà tanto bene a tante persone.

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