sabato 6 maggio 2023

Il Cielo oggi si riversa sulla terra

Il Cielo oggi si riversa sulla terra. Gesù prega il Padre ed egli manda lo Spirito e con lui egli stesso si muove incontro a noi e Gesù giunge con il Padre e lo Spirito. Tutta la santissima Trinità viene a prendere stabile dimora tra noi.

L’amore soltanto sa vederla e cogliere la sua presenza. Il “mondo”, invece, dove è assenza d’amore, non vede e non crede. Spesso noi stessi viviamo come fossimo orfani e ciechi. La pienezza della luce, della vita e della gioia, da parte nostra, è infatti condizionata dalla volontà e dalla capacità di accoglienza: “Se mi amate… Chi accoglie i miei comandamenti…”. Possiamo amare o non amare, c’è chi ascolta e chi non ascolta… Ci è stata donata questa tremenda possibilità di accogliere Dio o di rifiutarlo, di aprirci a lui o di rinchiuderci in noi: ci ha resi liberi, come egli è libero.

È certo che il Padre dona lo Spirito, è certo che lo Spirito rimane con noi, è certo che Gesù ci ama e si manifesta a noi. Da parte sua possiamo esserne sicuri: non ritira mai la sua promessa, il suo amore non viene mai meno, non nasconde mai la sua presenza. È da parte nostra l’incertezza, la sospensione. Il tradimento è sempre in agguato, come il dubbio, la stanchezza della sequela, l’assuefazione.

Come vedere, sentire, riconoscere la sua presenza tra noi? Se mi amate… Chi accoglie i miei comandamenti…”. La condizione è un amore fatto di concretezza, non di parole soltanto o sentimenti. L’amore, quello vero, spinge a vivere come Gesù ha insegnato e vissuto. Se lo amiamo veramente si accende il desiderio di essere come lui, di dargli gioia nel volere ciò che egli vuole: è aderendo al suo insegnamento che s’accende l’amore e impariamo ad amare.

Se così ecco il miracolo: Gesù è tornato al Padre ed è presente tra noi, è nel Padre e noi in lui e lui in noi. Siamo veramente in Gesù ed egli in noi come egli è nel Padre e il Padre in lui? La stessa comunione? Anche lo Spirito è in noi come è in Gesù e nel Padre? Anche il Padre ama noi come ama il Figlio, fino a generarlo e a generarci? L’umanità avrebbe mai potuto pensare una simile immanenza, sperare una intimità così profonda, sperimentare una amicizia tanto sincera? Possiamo vivere la stessa di Dio: l’amore circolante tra le Tre divine Persone, che nasce dall’Unità di Dio e fa Uno la Trinità; l’amore che ci coinvolge nell’unità dei Tre e genera l’unità tra noi.

Quanta gratitudine, Signore,
per il tuo restare tra noi,
nel tempo presente e nell’ultimo
quando saremo sempre con te.
Donaci di accoglierti,
fin da ora,
assieme al Padre e allo Spirito,
col cuore dilatato dall’amore
e obbediente ai tuoi comandi.
Donaci d’accoglierti tra noi
per continuare a vivere, Chiesa,
la reciprocità dell’amore
che vivi con il Padre e lo Spirito
dai secoli e nei secoli eterni.

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