martedì 18 ottobre 2022

Gradisce un caffè, Santità? Con Paolo VI a Sant’Elia

La casa visitata da Paolo VI nel quartiere
di sant'Elia

Sono sulle orme di Paolo VI che cinquant’anni fa venne qui nel quartiere di Sant’Elia a Cagliari. Era il 24 aprile 1970. Nelle poche ore passate in città, dove si riversarono migliaia di persone, trovò il tempo per visitare il quartiere, andando a piedi a far visita a una ammalata anziana. Silvio Murgia, un ciabattino, facendolo accomodare nella sua casa, gli chiese: “Gradisce un caffè, Santità?”.

Perché proprio il rione Sant’Elia? “Perché ci hanno detto essere destinato alla gente bisognosa di tutto. Qualcuno chiederà: perché, in una giornata così breve e così piena di incontri belli, solenni e piacevoli, il Papa vuol andare anche al Quartiere S. Elia, dove non vi è nulla di interessante da vedere? Rispondiamo: voi sapete che Noi abbiamo il grande e tremendo ufficio di rappresentare -- indegnamente, ma veramente - il Signore, nostro Signore Gesù Cristo; quel Gesù del Vangelo, che attribuì a Se stesso le parole del Profeta Isaia: «(Iddio) mi ha mandato a portare la buona parola all’umile gente» (Luc. 4, 18). Se così ha detto e ha fatto Gesù, Signore e Maestro (Io. 13, 13), dobbiamo fare lo stesso Noi pure: dobbiamo andare a cercare la gente umile e povera anche a Cagliari, come abbiamo fatto anche durante gli altri Nostri viaggi…” 

Grande Paolo VI! Tutto il suo discorso è un capolavoro di semplicità, di umiltà, una richiesta di perdono per non poter rispondere adeguatamente alle richieste di quella povera gente…

Dato che in quella occasione il Papa non potette andare alla cattedrale, ci ho pensato io questa mattina. Troppo bella, elegantissima, anche se rimane poco dell’originale struttura gotica. 

Poi sulla terrazza del bastione di Saint Remy, seduto di una panchina, a leggere, attorniato dai bambini di una scolaresca che svolgevano le loro attività. Sotto si stendono i tetti della città, e più lontano il mare, i monti… in un panorama sconfinato.

Nel pomeriggio con Ivan visita alle saline di Conti Vecchi: cento anni di una storia straordinaria che coniuga riqualificazione dell’ambiente, industria capace di dare lavoro a centinaia di persone, impegno sociale. Tutto nato dall’intelligenza e della forza morale di un uomo di 70 anni che crea dal nulla un’opera grandiosa ora valorizzata  dal FAI nella sua valenza culturale e storica.







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