sabato 15 luglio 2017

Il seme e il terreno


«Ecco, il seminatore uscì a seminare… » (Mt 13, 1-23)

Gesù esce di casa come il seminatore esce a seminare. Esce di casa per andare in mezzo alla gente. Dalla barca getta il seme della tua parola su quanti sono adunati sulla spiaggia.
Non sceglie i suoi ascoltatori: quello è buono e accoglierà il mio messaggio, allora mi rivolgo a lui; quell’altro è cattivo, quindi è inutile parlargli; quell’altro ancora è incostante, non vale la pena perderci tempo… Si rivolge a tutti e a tutti, indistintamente, dona con abbondanza e con fiducia.
Fa proprio come il contadino della parabola che sparge il seme con l’ambio gesto del braccio, un po’ a casaccio, alla cieca, senza prestare attenzione al terreno che ha davanti, se pietroso, con rovi, di zolle feconde. Abitualmente in Palestina i contadini stavano molto più attenti a dove seminavano. Il seminatore della parabole è invece molto generoso: assomiglia a Gesù. Parlando di lui Gesù descrive se stesso e ci indica come vorrebbe tutti i missionari.
Come il Padre fa piovere sui buoni e i cattivi e fa sorgere il sole sui giusti e i peccatori, così Gesù si rivolgi a chiunque incontra e parla e si dona, senza misura e senza calcolo. Lo ascoltino o non lo ascoltino, lo accolgano o lo rifiutino, cosa importa? In ogni caso la messe crescerà e ci sarà un abbondante raccolto.

“Non puntate al successo, sembra suggerirci. Il Regno di Dio avanza comunque, trasformerà l’umanità nonostante i fallimenti, gli sbagli, le cattiverie. Non perdete tempo a domandarvi perché tanti non accolgono il Vangelo, perché il male sembra sopraffare il bene. La Parola di Dio è più forte, ha in sé la vita, nessuno e niente possono fermarla: “è viva e porta effetto”. Abbiate fiducia nella mia Parola e nella sua efficacia.
Tu vai avanti pieno di speranza, continua a dirci. Come fai a sapere qual è il terreno buono e quello cattivo? Non lasciarti condizionare dalle apparenze. Ama, donati, servi tutti, senza preferenze, senza esclusioni. Nel mio campo un sasso può trasformarsi in terra buona, un rovo può morire e lasciar posto al grano… Soltanto io conosco il cuore dell’uomo e posso cambiarlo da cuore di pietra in cuore di carne viva e palpitante. Tu esci di casa e va… al resto ci penso io!”
Ci vuole proprio come lui, divino seminatore, pieni di fiducia nell’efficacia della sua Parola. È questa che dobbiamo seminare e che porta frutto, mica la nostra!


1 commento:

  1. Grazie Pe.Fabio. Avere fiduccia nelle parole dia Gesù senza paura con la certezza che sono parole dia Vita.

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