giovedì 4 dicembre 2014

La tenerezza di Maria

La nostra novena dell’Immacolata procede con le testimonianze di Oblati del recente passato del Congo, dello Zaire… In tutti si avverte l’eco dell’amore di sant’Eugenio per Maria. Di lei egli scriveva a tutti i fedeli della sua diocesi di Marsiglia: “Maria: colei che ci ha dato colui che è la vita e la salvezza del mondo, colei che ci ha generati tutti spiritualmente ai piedi della croce nei dolori della passione e della morte dell'Uomo - Dio, frutto benedetto del suo seno; colei che giustamente è chiamata la nuova Eva e la corredentrice del genere umano. La sua tenerezza veglia su di noi; nutre le nostre anime con le grazie divine di cui è, secondo i santi Padri, la distributrice; dall'alto del cielo le spande a piene mani sui suoi figli dopo averle attinte per loro dal cuore del suo Figlio Nostro Salvatore. La nostra esistenza, anche quella temporale, è sotto lo sguardo del suo amore materno e gli Angeli, di cui è Regina sempre esaltata e sempre obbedita, sono mandati dai piedi del suo trono per guidarci sulle sue vie” (8 luglio 1849).

Dal Canada mi giunge intanto questo messaggio:
A distanza, sto vivendo la novena dell’Immacolata con te. In modo molto reale. Infatti, la differenza di 6 ore di fuso orario mi permette di prendere il tuo blog del giorno, di scendere in cappella, e di andare a Maria nutrendomi dei pensieri che hanno nutrito la vita dei Padri Oblati che tu mi fai conoscere. Mi aiutano a vivere con semplicità e affettuosa filialità il rapporto con la mamma: Maria. Finisco sempre con due belle preghiere-supplica, molto diffuse in America Latina:

Madre mia non allontanarti da me,
che mai ti perda di vista,
vieni con me ovunque, non mi lasciarmi mai solo.
Poiché tanto mi ama come vera Madre,
fa che mi benedica Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. "

Ti ringrazio o Madre per la vocazione ricevuta,
dammi la grazia di esserle sempre fedele,
tutta la vita. Amen. "

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