lunedì 29 dicembre 2014

Maria Maddalena al presepe di Betlemme



Quante persone si muovono attorno al presepe: la madre e il padre, innanzitutto, e con loro Elisabetta e Zaccaria, Simeone e Anna, i pastori e i magi, Erode e i sapienti di corte…
Molte più persone saranno presenti attorno alla croce; tra tutte spicca Maria di Magdala. Quando nacque Gesù lei sicuramente non era ancora nata. Eppure oggi l’ho sentita accanto alla culla di Betlemme. L’ho vista nel duomo di Arezzo, che vale la pena visitare anche soltanto per ammirare il dipinto che ne ha fatto Piero della Francesca: una donna bella, solenne, determinata, sicura di sé perché ha trovato.

Nel passato i lettori dei Vangeli hanno fatto acrobazie per far convergere in un’unica figura femminile Maria di Magdala, Maria di Betania e l’anonima peccatrice che profuma i piedi a Gesù dopo averli lavati con le lacrime e asciugati con i capelli. Oggi la sua immagine raccoglie in sé il profilo di una donna peccatrice e amante, appassionata e disinteressata, in ricerca e appagata. È la figura idealizzata di una donna capace di sintetizzare le più differenti tensioni dell’animo umano. La più vicina a Gesù. Colei che ci fa capire come va amato.
L’anno prossimo chiederò a Piero della Francesca di aggiungerla alla sua Natività , per accoglierlo quando viene al mondo, così come, ai piedi della croce, lo accompagna quando lo lascia per il cielo.


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