mercoledì 10 dicembre 2014

Nella casa di Loreto con sant'Eugenio


10 dicembre, Festa della Madonna di Loreto. È la casa dell’annunciazione? Quella dove ha vissuto con san Giuseppe? È storia? È leggenda? Non importa. Ci ricorda la “casa” di Gesù, la sua famiglia. Anche il figlio di Dio ha avuto bisogno di una casa e di una famiglia. Che dono grande avere una casa, una famiglia. Un bene da custodire preziosamente. Oltre 50 papi si sono recati in pellegrinaggio a Loreto, i santi non si contano neppure. È il desiderio di respirare quell’aria di cielo che c’era tra i tre.
Anche sant’Eugenio, in occasione del suo primo viaggio a Roma, di ritorno in Francia volle passare per Loreto. Era partito da Roma il 27 aprile 1826, il giorno dell'Ascensione, all'una dei pomeriggio, col calessino dei servizio postale, e si fermò a Loreto due giorni. Da qui scrisse a Tempier, il 7 maggio:

«Stamane ho avuto la consolazione di offrire il santo sacrificio nella casa a noi così cara dove il Figlio di Dio s'è incarnato; non è un palazzo, ma in compenso ispira sentimenti che non si sperimenterebbero nei palazzi dei grandi della terra. Quando si dice messa in questo luogo santo si vede arrivare con gioia il momento in cui Gesù ricompare nella dimora in cui è vissuto durante il suo passaggio quaggiù.
A sera è di nuovo nella “casa”: «Tutti i nostri amici non saranno sorpresi ch'io fin da ieri mi sia interessato di loro nella santa casa, formulando una preghierina speciale per ciascuno di essi. Sono andato via quando la stanchezza mi ci ha costretto. La pietà dei fedeli, che vanno e vengono dalla cappella e non ne escono senza aver baciato le mura ripetutamente con una dimostrazione di affetto commoventissima, ispira un non so che di tenero e invita a immedesimarsi dei loro sentimenti.

La Santa Casa sta al centro della chiesa. Nella sua parte interna è tale e quale vi fu portata dagli angeli; si vedono i muri di mattoni lungo tre lati della casa; il fondo dietro l'altare dove è stato ricavato un piccolo santuario è interamente ricoperto di lamine una volta d'argento; oggi purtroppo credo che siano di latta molto lucida. Lì si trova il camino dove la madre di Dio preparava poveramente il solito pasto della Sacra Famiglia...» 

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