venerdì 28 maggio 2010

Una normale giornata straordinaria

Comincia presto la mia giornata di oggi: non voglio incorrere nel traffico che si riversa su Roma paralizzando la via Appia. Alla stazione della metro trovo subito un parcheggio, fatto insolito. Sul treno la squallida visione di individui ripiegati sui piccoli quotidiani distribuiti gratis. Più socievole la fila che si allunga davanti all’ufficio postale, in piazza Esedra, in attesa dell’apertura, puntuale alle otto. Sono al terzo posto, ma retrocedo al quarto per favorire un signore che sembra abbia fretta. Una volta entrato, due impiegati si fanno in quattro per consultare la nuova circolare e per concordare quanto devo versare all’erario dello stato per il rinnovo del passaporto. Poi al Viminale, per una procedura d’urgenza del rinnovo, su corsia preferenziale. La persona che cerco non è al momento reperibile, ma il poliziotto in portineria è gentilissimo e alla fine mi consiglia di andare a prendere un caffè per ingannare l’attesa. Preferisco una visitina a santa Maria Maggiore per recitare le lodi nella cappella della Madonna Salus Populi Romani. Quando torno dalla polizia il vice commissario in questione è arrivato, viene a prelevarmi, mi introduce nel suo ufficio e, con pazienza e affabilità, si districa tra le mille insidie della burocrazia. Si premura soltanto di precisare che lui non crede in Dio, senza che questo mi sembri pregiudichi minimamente la sua cordialità e pazienza. Ma capitano tutti a me oggi le persone giuste?
Ed eccomi di corsa sulla via del ritorno, in tempo per giungere a Rocca di Papa al centro del Movimento dei focolari, dove la presidente sta per incontrare 300 membri della Associazione internazionale laicale Família da Esperança, venuti dal Brasile per l’approvazione pontificia della loro fondazione e per restituire a Benedetto XVI la visita che ha fatto loro in Brasile. I fondatori, Frei Hans Stapel e Nelson Rosendo Giovanelli, sono vecchi amici e mi accolgono con il caloroso abbraccio brasiliano. La Família si presenta a Emmaus e alcuni membri raccontano le loro toccanti esperienze. Emmaus li riconosce come un frutto del grande carisma di Chiara e parte della famiglia dell’Opera di Maria.
Corro a casa, preparo il pranzo e accolgo con gioia la visita di Costanzo e Luigino Confalonieri, “vecchi” missionari in Brasile.
Nel pomeriggio la Família da Esperança si sposta al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, e io con loro. Assieme a sr. Loreto racconto l’esperienza dei religiosi nell’Opera di Maria. Con noi si presentano altri religiosi e religiose venuti per l’occasione. Al termine tutti e 300 vorrebbero venire a trovare p. Novo, ma come parcheggiano davanti casa 6 pullman, e soprattutto come entrano nella stanza di Novo 300 persone? Riesco a stento a convincerli e si presenta una delegazione di sole 20 persone, ma cantano e fanno festa come fossero 500… e Novo è contentissimo.
Non c’è male, anche oggi la giornata è andata…

1 commento:

  1. olá padre Fabio
    sou Valmir da Silva, membro da Familia da Esperança
    Estive no centro Mariapolis e acompanhei parte de seu tema.
    Gostaria de saber se o tema está disponivel por escrito ou em áudio traduzido em portugues!
    muito obrigado!
    meu e-mail: valmir.dasilva@gmail.com

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