mercoledì 19 maggio 2010

Angela da Foligno e Chiara Lubich nel Mistero Trinitario

Al Convegno “Angela da Foligno e Chiara Lubich due mistiche per il III millennio” (Foligno sabato prossimo 22 maggio), terrò la relazione: “Angela da Foligno e Chiara Lubich nel Mistero Trinitario”.
Trascrivo l’inizio della conferenza, invitando a parteciparvi.

«Figlia della pace, in te riposa tutta la Trinità, tutta la verità, di modo che tu mi possiedi e io ti posseggo». Così si rivolge Dio ad Angela da Foligno.
«M’avvolge il Padre / nell’amoroso seno, / mi bacia il Verbo / qual saettante raggio, / il Santo Spirito / lieve venticello / l’anima accarezza / qual colomba bianca. / La Trinità / impera dentro me. / La Trinità / impera dentro me». Così testimonia Chiara Lubich il suo rapporto con la Trinità.
Due mistiche, così distanti nel tempo eppure così vicine nell’esperienza di Dio, nella traduzione dell’esperienza in dottrina, nella capacità di coinvolgere altri nella propria esperienza.
Angela, la “Maestra dei teologi”, come viene chiamata dal 1600, «la più grande mistica francescana, grande, grandissima mistica», per usare le parole di Pio XII; la «mistica per antonomasia» e «grande metafisica della mistica».
Chiara non ha ancora titoli prestigiosi, se non un modesto «grande mistica cattolica del nostro tempo», apparso recentemente nella prefazione di una sua raccolta di lettere, ma ne avrà presto di straordinari.
Ambedue ci hanno lasciato una straordinaria testimonianza della loro esperienza, Angela nel Libro e Chiara nel Paradiso ’49, due testi molto dissimili tra loro sia per il periodo di cui danno relazione, sia la modalità di scrittura, senza entrare, per ora, nei contenuti.
Il Libro di Angela inaugura un nuovo genere letterario nella letteratura cristiana, passando dalle “vite” alle “rivelazioni”. È un testo che abbraccia l’intera vita e il magistero della beata. Composto sotto dettatura, o comunque dopo l’ascolto della narrazione, conserva, se pure in un latino semplice e rozzo, le parole di Angela, nella sua bella parlata umbra. «Gli scritti di Angela forse non sono stati sorpassati per bellezza. Essi ci danno in ogni pagina il sentimento del sublime, e talora fanno passare attraverso l’anima come un brivido d’infinito».
Il Paradiso’49 di Chiara è un testo che copre un arco di tempo molto breve, poco più di due anni, dal 20 luglio 1949 al settembre del 1951. Il più ampio itinerario mistico della fondatrice del Movimento dei focolari andrà ricostruito a partire dalla documentazione straordinariamente vasta che ci ha lasciato, comprendente scritti, audio, video. Ma quel periodo di luce, iniziato il 16 luglio 1949, segnerà per sempre la sua vita e il libro che ne narra l’esperienza diventerà un grande classico della letteratura cristiana.
Personalmente, la prima cosa che mi colpì quando lo sentii leggere da Chiara stessa, fu la dimensione estetica del testo, scritto con un linguaggio moderno, senza niente di superfluo. Mi sembrava rispondesse alle aspettative di Garrigou-Lagrange quando scriveva: «I grandi mistici, per farci conoscere la loro esperienza, è opportuno che siano dei grandi poeti». Il Paradiso’49 è altissima poesia. Anche nella forma lascia intuire che Dio è Bellezza, che il Paradiso è bello.

I due testi, quello di Angela e quello di Chiara, una testimoniano stupefacente esperienza del mistero di Dio, che Gesù ci ha rivelato come Padre, Figlio, Spirito Santo, di Dio Amore che è Trinità.

«Incipit prologus in Librum de vere fidelium experientia, qua reperitur thesaurus absconditus in agro Evangelii». Il Libro della beata Angela da Foligno è il libro dell’esperienza, è la narrazione di una esperienza “vera” che ha portato a scoprire il tesoro nascosto nel campo, simbolo del Regno dei cieli.
«L’esperienza di coloro che sono veramente fedeli – come scrive frate A. nel Prologo – riguarda, attiene e ha per oggetto il Verbo della vita, che si è incarnato e nel vangelo dice: “Se qualcuno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mi lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”, e: “Chi mi ama… io mi manifesterò a lui”».
Per frate A. era evidente che l’esperienza mistica di Angela, come ogni esperienza mistica cristiana, nasceva dal Vangelo ed aveva come oggetto Gesù e, attraverso di lui, la vita di Dio Trinità. Quello che sarà narrato nel Libro è l’esperienza di “una fedele” particolare, di cui mai si dice il nome, ma nello stesso tempo è l’esperienza, o può esserla, di tutti coloro che sono “veramente fedeli”. Il modo in cui viene avvertita la dimora di Dio nell’anima potrà essere diversa, ma tutti possono sperimentarla, tutti siamo chiamato a viverla e a sperimentarla.
Angela stessa è convinta della chiamata universale alla vita mistica. L’esperienza dell’amore di Dio dovrebbe «ritrovarsi in tutti i figli Dio», asserisce, perché Dio «vorrebbe tutti i suoi figli strasformati in Lui per amore»:
Frate A. è anche convinto che dall’esperienza ne derivi una dottrina e nel libro della beata Angela si accinge a descrivere un’esperienza e insieme ad esporre la dottrina che ne deriva.

Anche Chiara, rileggendo quell’evento straordinario che nel 1949 la porta a vivere per mesi, con una consapevolezza unica, nel seno del Padre e a contemplare il Paradiso, parla di esperienza e di dottrina frutto dell’esperienza. Il patto d’unità con Igino Giordani, di cui diremo più avanti, che è all’origine del suo entrare nella Trinità, «ha dato inizio – testimonia lei stessa – all’esperienza straordinaria del Regno dei cieli fra noi. Non solo: ha dato pure inizio ad una nuova dottrina».
«Rileggendo tutto il testo del Paradiso – scrive ancora –, […] mi sono resa conto che l’esperienza del ‘49 è stata un fatto straordinario, una grazia. Il fatto stesso che ho “visto” […] il seno del Padre e in esso le varie realtà del Paradiso - ho “visto” con gli occhi dell’anima, non con quelli del corpo - è una grazia. […] È stata inoltre un’esperienza vissuta in una spiritualità “collettiva”, una spiritualità nuova, ed in questa esperienza è nata l’Opera, un’Opera nuova nella Chiesa. Perciò è un’esperienza che non è mai esistita, è stata - ripeto - una grazia. Nello stesso tempo è vero che la dottrina contenuta nel Paradiso ha le sue radici nella Scrittura ed è in continuità con i venti secoli di vita e di sviluppo dottrinale della Chiesa».

Quella di Angela e di Chiara è dunque un’esperienza. Lungo la storia della spiritualità cristiana si è presa sempre più coscienza che il Mistero lo si crede, lo si accoglie, lo si vive, ma se ne può avere anche una percezione sensibile, che coinvolge l’intera persona. La tradizione francescana, a cui è legata Angela e in qualche modo anche Chiara, è particolarmente eloquente al riguardo. Francesco e i suoi discepoli volevano assaporare, sentire, gustare, sperimentare, rivivere il mistero che contemplano. Lo stesso avviene nella tradizione domenicana. La conoscenza che si ottiene per grazia, scrive ad esempio san Tommaso, si attua in due modi: «uno è speculativo (…). L’altro consiste in una conoscenza affettiva o sperimentale della bontà o della volontà divine, e si ha quando uno sperimenta in se stesso il gusto della dolcezza divina e la benevolenza della sua volontà. Come Dionigi dice a Ieroteo, il quale “apprese le cose divine per averle provate”. È in questo senso che siamo invitati a fare esperienza della volontà divina e a gustare la sua soavità».

1 commento:

  1. LIBRI di don Sergio Andreoli

    Su Angela da Foligno

    Angela da Foligno, Il libro, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2004 (www.edizionisanpaolo.it).



    Angela da Foligno, Il Libro (Memoriale e Lettere), Introduzione, traduzione e note di Sergio Andreoli, Periodici San Paolo, Milano 2008 (abbonamenti@stpauls.it).




    Angela da Foligno maestra spirituale, Editrice Franciscanum, Roma 1996 (www.franciscanum.it).




    Angela da Foligno, Lettere e pensieri, Introduzione, traduzione e note di Sergio Andreoli, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1998 (www.edizionisanpaolo.it).


    Angela da Foligno, Gruppo Edicom, Rho (Milano) 1998 (www.gruppoedicom.it).




    Angela da Foligno, Edizioni Cantagalli, Siena 1999 (www.edizionicantagalli.com).




    Angela da Foligno. Invito alla lettura di Sergio Andreoli, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1999 (www.edizionisanpaolo.it).




    Angela da Foligno e il suo culto. I. Documenti a stampa e nel web (1497 ca - 2003), a cura di Sergio Andreoli, Emiliano Degl'Innocenti, Paul Lachance e Francesco Santi, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, Firenze 2006 (www.sismel.it).



    Angela da Foligno «alter Franciscus», Editrice Franciscanum, Roma 2008 (www.franciscanum.it).



    Angela da Foligno Penitente francescana, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2008 (www.edizionimessaggero.it/ita/home.asp).



    Angela da Foligno, Il Libro, Introduzione, traduzione e note si Salvatore Aliquò, Edizione riveduta e corretta da Sergio Andreoli, Città Nuova Editrice, Roma 2009 (comm.editrice@cittanuova.it).



    Via Crucis in cammino con Angela da Foligno, Città Nuova Editrice, Roma 2009 (comm.editrice@cittanuova.it).

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