Sono passato tante volte davanti a quella bella chiesa moderna
per andare all’università Salesiana. Soltanto oggi ho “scoperto” che si tratta
di san Frumenzio, il santo che avrebbe portato il cristianesimo in Etiopia.
Ho concelebrato con p. Nino Bucca che lavora in quella
parrocchia e ho trovato un mondo inimmaginabile. Oltre la chiesa, la casa della
catechesi con aule e saloni, il centro giovanile dove orbitano un 500 giovani,
la casa della carità con “casa famiglia (attualmente 9 mamme e 10 bambini, con
i quali ho preso il gelato!), assistenza disabili, accompagnamento anziani
soli, aiuto al reinserimento degli ex carcerati, assistenza alle prostitute, campi
scuola per i ragazzi, e mille altre attività.
La Chiesa è viva!
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