mercoledì 22 giugno 2022

La grotta "carismatica" di Santa Rosalia / 1


A Palermo si celebrano due feste di santa Rosalia, il 15 luglio (ritrovamento del corpo) e il 4 settembre. Ma ogni volta che si visita il suo santuario sul monte Pellegrino è festa, e oggi la festa si è rinnovata.

A raccontarci la storia della santa è stato Pietro, priore della Confraternita della Madonna della cintura (quella data a santa Monica, ma la Madonna doveva averne più d’una, se ce ne sono altre in giro, anche se quella più importante si venera a Prato). Pietro ha costruito anche una bella statua di santa Rosalia che si venera nella chiesa di san Nicola da Tolentino, affidata agli Oblati. Questa mattina ne parlava come di una persona amica con la quale ha una grande familiarità…

Ma anche a chi non è molto familiare con lei, la santa ispira immediatamente fiducia e confidenza, ritratta com'è, giovane, bella, indifesa, sorridente. Non mette soggezione, si mostra subito vicina...

La santa ha lasciato un’impronta indelebile nella grotta del monte Pellegrino dove ha vissuto, trasformandolo in un luogo carismatico, come accade a tanti altri luoghi abitati dai santi. Per secoli questi luoghi sono stati meta di pellegrinaggio di migliaia e migliaia di fedeli che lì hanno pregato, hanno pianto, si sono affidati a Dio…, arricchendoli di fede e di pietà e contribuendo a renderli ancor più “carismatici”.

La liturgia del 5 settembre la canta “sposa del Figlio di Dio” (dopo aver rifiutato di essere sposa del conte Baldovino) e prega perché la Chiesa – ognuno di noi – sia fatta dallo Spirito Santo degna sposa del Figlio di Dio. Che santa Rosalia ci accompagni in questo cammino verso un rapporto d’amore sempre più autentico con il Signore.




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